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Pescara, 25/07/2024
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Data: 25/09/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Grillo torna alla guida e punta al governo. Il leader richiama all’unità e si riprende la direzione politica del Movimento. Un “tridente” con Di Maio, Di Battista e Casaleggio lo aiuterà nella gestione

ROMA «Sapete una cosa, sono rientrato! Avevo fatto un piccolo passo indietro con Gianroberto. Lui ci ha rimesso la vita. Io ho l’ulcera, ma resisto. Se devo fare il capo politico, lo farò». Eccola la svolta del Movimento 5 Stelle che dopo i successi elettorali, le liti su Roma e il “no” alle Olimpiadi, torna all’origine: Beppe Grillo da Palermo per il raduno “Italia 5 Stelle”, ha annunciato che sarà, solo e soltanto lui, il leader del movimento. Non una figura carismatica, ma un capo politico a tempo pieno. «Io prenderò le decisioni, perché alla fine qualcuno deve prenderle, prima ci pensava Casaleggio e le prendevamo insieme. Adesso sono solo, ma ci sono a tempo pieno e non farò nessun passo di lato». Ammette gli errori, ma è certo che gli italiani delle beghe interne del M5s «se ne strasbattono». «Voglio stare con il movimento fino alle elezioni e vincerle», ha esternato Grillo tra le bancarelle del mercato palermitano Ballarò insieme a Davide Casaleggio, figlio di Gianroberto. Perchè l’obiettivo di Grillo di quella che chiama “la fase 2” è chiaro: battere il Pd e arrivare ad un governo 5 Stelle. E per arrivarci, deve rilanciare il movimento che ha rischiato di implodere nel match tutto interno tra pragmatici e ortodossi, che ha raggiunto il massimo livello di tensione nella vicenda del Campidoglio e che ha coinvolto tutti i big del direttorio. Struttura che proprio per questo è stata liquidata. Al suo posto nasce il “tridente” struttura composta da Di Battista, Casaleggio junior e Di Maio, ma sarà affiancata a gruppi tematici su enti locali, ambiente, economia e finanza. L’ultima parola sulle decisioni spetterà comunque a Beppe Grillo. I vip restano loro, ma all’ombra del leader che torna a guidare il movimento. «Parte la fase due tornando alle origini». «Siamo stati come topi di un esperimento e ora siamo alla nuova fase, che parte oggi. Ricompatteremo tutto», promette Grillo che per prima cosa vuole ripristinare le consultazioni sulla rete. «Siamo nati con la forza del web e ci siamo persi un po’ nei palazzi, lontano dalla gente. Abbiamo fatto poche votazione negli ultimi tempi». L’idea di Grillo è dunque di tornare al senso originario dei 5 Stelle. Sperando che i rancori accumulati in questi ultimi tormentati mesi non si siano già trasformati in una rivolta interna perenne. Bagno di folla per Chiara Appendino, assente Virginia Raggi. Deputati, senatori e sindaci grillini sono arrivati più o meno tutti a Palermo nella tradizionale due-giorni del popolo grillino, “Italia 5 Stelle”. In molti si sono trattenuti negli stand allestiti dai militanti regione per regione, altri come la sindaca di Torino Chiara Appendino sono stati accerchiati dai simpatizzanti e dalle telecamere. Alessandro Di Battista è arrivato al Foro Italico in sella al solito scooter questa volta accompagnato da un gruppo di centauri grillini. È lui, insieme al vice presidente della Camera Luigi Di Maio, a formare il duo vincente nel braccio di ferro che si è consumato dentro il direttorio. E la prima stoccata del Dibba (così lo chiamano i militanti) è per Federico Pizzarotti, sindaco di Parma sospeso da maggio che ieri ha disertato Palermo. «Mi dispiace, pace a lui». Nella prima giornata la grande assente è stata Virginia Raggi, ma la sindaca di Roma era alle prese con il crollo di una palazzina nella Capitale. Questa mattina dovrebbe arrivare a Palermo. Per lei Grillo vuole un’accoglienza che riabiliti la sua figura davanti a tutto il movimento. Sarà sul palco per il discorso finale accanto al leader. Ma la star della mattina è stata la sindaca Chiara Appendino accolta da applausi al Foro Italico. Per lei un bagno di folla e decine di selfie. «Senza il Movimento non ce l’avrei fatta. Ora la nostra sfida è il governo», ha urlato dal palco. Inevitabile la domanda sulle difficoltà di Virginia Raggi a Roma. «So che ce la sta mettendo tutta, è determinata e ce la farà». Il rilancio del movimento. Nemmeno Beppe Grillo ha potuto comunque negare le difficoltà che sta attraversando il movimento e nemmeno le rivalità che si sono create nel direttorio. «Gelosie verso Di Maio e Di Battista? Forse ci saranno pure – ha ammesso Grillo – ma la tv è immagine: c’è qualcuno che funziona meglio e altri meno». I parlamentari «li ho visti un po’ stanchi, ma è normale». Sono le dieci passate quando sul palco sale Davide Casaleggio, poco prima era toccato a Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista. Saranno loro tre, dopo l’azzeramento del direttorio ad affiancare Grillo e lanciare il movimento verso la nuova fase. Quella che aprirà la strada a palazzo Chigi. «Lanciamo l’agenda del paese per i prossimi quindici anni», annuncia Di Maio dal palco. Davanti a lui decine di militanti indossano la maglietta con lo slogan: “Keep calm and m5s al governo”. Prima battaglia della fase2: cambiare l’Italicum.

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