Iscriviti OnLine
 

Pescara, 25/07/2024
Visitatore n. 738.574



Data: 26/09/2016
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Autorità portuale: Febbo e Sospiri, «Regione con poca lungimiranza»

PESCARA - “Sulle politiche strategiche relative ai porti non si riesce a capire come mai questo esecutivo regionale si ostini a portare avanti scelte poco lungimiranti e poco efficaci per l’Abruzzo. Una decisione tra l’altro, quella di collegare i porti di Pescara e Ortona con l’autorità portuale di Civitavecchia, che non è stata condivisa né con il territorio né con i portatori d’interesse né tantomeno discussa all’interno del Consiglio regionale, e questa è una regola di questo esecutivo. A nostro avviso bisognava portare avanti la decisione intrapresa durante la scorsa legislatura ovvero quella di far parte dell’autorità portuale di Taranto”.

Lo affermano il presidente della Commissione vigilanza, Mauro Febbo e il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri all'indomani dell'indicazione da parte del Ministro alle Infrastrutture, Graziano Delrio, dei presidenti delle Autorità Portuali di Trieste, Ancona e Taranto.

“Negli ultimi mesi – spiegano Febbo e Sospiri - abbiamo assistito a promesse e spot da parte del presidente D'Alfonso e del delegato D’Alessandro che vengono sistematicamente smentiti dai fatti e dagli atti, tant’è che la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto Madia sancisce ufficialmente l’ingresso dell’Abruzzo all’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale che comprende gli scali abruzzesi di Pescara e Ortona oltre a Pesaro, Falconara e San Benedetto del Tronto. Crediamo che questa presa di posizione di ‘rottura’ con Ancona non porti nulla di buono in ogni caso. La scelta di Taranto che facemmo era dettata da considerazioni oggettive: la Puglia è in regime di convergenza e pertanto aveva, ed ha, a disposizione una somma di fondi e risorse europee ingenti che possono essere utilizzate e dirottate anche sull’Abruzzo. Inoltre Taranto, per traffico merci e tra i primi 3 porti nazionali come dimostrano i dati 2012 e 2013 (vedi allegati). Altro dato a riprova della nostra tesi: la Regione Puglia è diventata il ponte verso i mercati dell’Europa centrale, l’est Europa fino ad arrivare ai nuovi mercati di tutta l’Asia, con l'autostrada del mare che ci vede impegnati sulle traiettoria adriatica su Trieste via mare e su Ancona via ferro. Sia la Puglia sia le Marche inoltre rientrano nella strategia europea della programmazione TRANSFRONTALIERA con programmazione di fondi IPA per centinaia di milioni di euro, cosa che la Regione Lazio non ha con noi.

Quindi bisognava premere per rimanere con Taranto. Ma da quando il Governo ha deciso per entrare con Ancona bisognava immediatamente aprire il dialogo e la condivisione sopratutto in funzione di prospettive future, magari con largo anticipo per non farsi trovare impreparati. Infatti si sente sempre più parlare di costituzione di macro regioni e quindi bisogna ragionare in quest'ottica affinché l'Abruzzo rientri in quella ipotesi di nuova "Regione Adriatica" con Marche, Umbria e Toscana. Con un rapporto di amicizia e collaborazione potremmo negoziare tutte le funzioni territoriali che inevitabilmente si vengono ad accorpare (leggasi spending review) come Provveditorato Opere Pubbliche, Sovraintendenza Beni Ambientali Culturali, Prefetture, Questure, Corti di Appello, Corte dei Conti, Agenzie Finanziarie, Carabinieri, Esercito, ecc... non ultimo le Ferrovie dello Stato. Ed è proprio su questo tema che si sviluppa la rete del corridoio 5 che interessa l’Abruzzo e gli snodi che inevitabilmente ci conducono ad Ancona (vedi allegati corridoio 5 e la rete TEN –T). Infine – concludono Febbo e Sospiri - mentre in queste ore stiamo impegnando tempo ed energie per agganciarci con Civitavecchia, Ancona si organizza, l'indicazione da parte del Ministro del Presidente Giampieri lo dimostra, e magari ci "taglia fuori" dalla Dirigenza dell’Autorità portuale non inserendo nessun abruzzese nei vertici apicali e non riuscendo a negoziare neppure istituti che nel tempo potrebbero esserci sottratti. Questo auto isolamento voluto dal Presidente D'Alfonso non rappresenta sicuramente una scelta vincente per il nostro futuro" .

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it