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Pescara, 25/07/2024
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Data: 27/09/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
A ottobre il verdetto sul nuovo porto

L'impressione è che sia andata bene e che alla fine il tanto agognato parere positivo arriverà. Ma per averne la certezza bisogna superare un supplemento di attesa e armarsi di pazienza. Ai più scaramantici si chiederà di tenere incrociate le dita. La Seconda sezione del Consiglio superiore dei lavori pubblici ha esaminato ieri mattina a Roma il progetto del piano regolatore del porto di Pescara: si è trattato dell'ultimo tavolo di verifica e questo significa che entro qualche settimana il cosiddetto Parlamentino dello stesso Consiglio superiore dei lavori pubblici potrà finalmente emettere il parere sulla fattibilità dell'opera. Della delegazione partita dall'Abruzzo facevano parte rappresentanti del Comune di Pescara, Regione Abruzzo, Capitaneria di porto e Provveditorato alle Opere pubbliche, inclusi i tecnici che hanno sostenuto la redazione del Prp fornendo alla commissione ogni chiarimento possibile, inclusi gli aggiornamenti con le osservazioni richieste. Tutti hanno lasciato Roma con l'idea di aver superato la prova. «L'impressione è che alla fine arrivi un parere favorevole ma con qualche prescrizione» è stato il commento condiviso da tutti.

I MOLI E LA DIGA Si sarebbe anche parlato dell'esigenza di realizzare moli di protezione in uscita dal porto nel timore che il previsto sfondamento parziale della diga foranea possa determinare una nuova minaccia per le barche ormeggiate nel porto canale, ma a tal proposito il comandante della Direzione marittima, Enrico Moretti, è già stato chiaro già da tempo: «Non si taglia la diga foranea finché non saranno stati realizzati i cordoli di deviazione del fiume» ha ribadito, spazzando via timori che sono soprattutto dei pescatori ma che quest'estate sono stati condivisi dagli operatori balneari, che hanno sofferto in modo pesante le conseguenze dell'inquinamento del mare provocato dall'effetto tappo della diga foranea. Timori e preoccupazioni riemerse nell'incontro che si è tenuto ieri sera in Confcommercio con il sindacato di Riccardo Padovano, dedicato proprio agli sviluppi sul piano regolatore del porto. «Non vogliamo che si ripeta una stagione nera come quella di quest'anno, siamo venuti perciò a questo incontro per chiedere garanzie riguardo alla disponibilità di risorse e ai progetti anti-inquinamento che l'amministrazione Alessandrini ha annunciato» ha detto Anna Baldassare, titolare del Lido L'Adriatica.
Il vice sindaco Del Vecchio è apparso tra i più fiduciosi al ritorno da Roma: «Una seduta lunga, ma assolutamente positiva - ha commentato - al termine della quale il relatore ci ha comunicato che la Commissione è pronta ad esprimere il parere e che lo stesso verrà reso nel corso dell'Assemblea generale del Consiglio superiore dei lavori pubblici che si terrà entro ottobre. Insieme abbiamo evidenziato ancora una volta l'esigenza non più rinviabile di questo strumento pianificatorio che consentirà di affrontare le criticità che quotidianamente siamo costretti a fronteggiare e che comportano una spendita enorme di denaro pubblico solo ai fini del dragaggio, a cui non può non legarsi anche l'emergenza sulla qualità delle acque che ha fatto sentire i suoi effetti devastanti nel corso dell'ultima stagione balneare».

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