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Data: 30/09/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Bus soppresso, l’ira dei pendolari a Ortona

ORTONA DEI MARSI I viaggiatori della Valle del Giovenco protestano per la soppressione di una corsa del bus che serviva studenti e pendolari diretti ad Avezzano. Una lettera è stata inviata al prefetto dell’Aquila e per conoscenza alla Regione, al sottosegretario Camillo D’Alessandro, al sindaco di Ortona dei Marsi, Manfredo Eramo, e alla direzione generale della società di trasporti Tua, ex Arpa. «Si tratta di una situazione di disagio», affermano i pendolari, «con la ripresa delle lezioni per il nuovo anno scolastico, gli studenti, i pendolari e gli utenti tutti si sono trovati a fare i conti con la soppressione di una corsa mattutina, di un autobus che partiva da Pescasseroli alle 6.30 ed arrivava ad Ortona alle ore 7.10». I passeggeri, ora, avendo a disposizione un unico pullman, che copre quella fascia oraria, sono costretti a viaggiare in piedi lungo il corridoio dell’autobus con un grande rischio in caso di frenate accidentali ed episodi imprevisti di qualsiasi natura, rischiando così di superare il numero di chilometri e di passeggeri in piedi consentiti dalla legge. «Dal primo settembre», protestano i viaggiatori, «il costo del trasporto è notevolmente aumentato e un abbonamento annuale, nella tratta Ortona–Avezzano, ha un costo di 450 euro circa. Abbiamo avuto l’idea di esporre questa criticità che certo non giova a un piccolo paese nel quale ci sono giovani che hanno investito affettivamente ed economicamente per restare e non far morire l’intera Valle del Giovenco e speriamo si faccia qualcosa per risolvere il problema».

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