SCANNO Studenti e lavoratori in rivolta ieri contro la società Unica abruzzese di trasporto (Tua) a causa dei disagi lungo la tratta Avezzano-Pescasseroli. In tanti, nonostante gli spintoni per accaparrarsi un posto sul pullman di linea, sono rimasti a terra non potendo usufruire della corsa delle 13.40 per ritornare a casa dopo le lezioni scolastiche e il lavoro. Molte persone, non potendo salire sull’autobus dove il numero dei passeggeri in piedi superava quello consentito, sono rimaste bloccate alla fermata di Avezzano e hanno dovuto aspettare oltre un’ora per usufruire della corsa successiva. Dallo scorso 12 settembre la Tua ha soppresso le corse delle 6.30 e delle 13.40, essenziali per gli studenti e i pendolari di Pescasseroli, creando un grande disagio per il fatto che è stata eliminata la corsa che dava la possibilità di rientrare a casa un’ora prima. «Intanto quest’anno gli abbonamenti ci costano il 15% in più», spiega Stefania Tudini, vicesindaco di Pescasseroli, «perché Pescasseroli non è classificata zona interna dalla Regione che però autorizza i tagli delle corse alle zone interne, cioè Pescasseroli »