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Pescara, 25/07/2024
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Data: 30/09/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Porti e autostrade, Regione al bivio. Alessandro Di Naccio(Fit Cisl-Abruzzo): «Sulle autostrade non riteniamo necessaria la variante proposta da Strada dei parchi»

PESCARA In Abruzzo la politica dei trasporti è a un bivio: il governo assegna gli scali marittimi di Pescara e Ortona in capo all'Autorità di sistema di Ancona. La Regione spinge per Civitavecchia, il centrodestra invita a guardare a Taranto. Tutto però si tiene: cielo, terra, mare. Il trasporto su gomma e quello su ferro, le autostrade, i porti, devono rispondere alla fine a un'unica strategia. Il consigliere regionale Camillo D'Alessandro rimanda questa analisi alla lettera d'intenti firmata con la Regione Lazio per chiedere la modifica del Decreto che disciplina le Autorità portuali e dove si legge che: «E' interesse delle due regioni creare un corridoio merci Civitavecchia-Pescara-Ortona in relazione al mutato contesto socio-economico, politico e culturale dei Balcani e alla crescita degli scambi Italia-Mediterraneo». Si fa inoltre osservare che «tra le due regioni la mobilità attuale si sviluppa prevalentemente sulla direttrice Roma-L'Aquila-Pescara, sostenuta sia dal sistema autostradale, costituito dalla A24-A25, che dal collegamento ferroviario Roma-Pescara».

SISTEMA Alessandro Di Naccio, segretario generale della Fit Cisl-Abruzzo, trova condivisibile l'idea di fare sistema mettendo in rete i trasporti: «E' un obiettivo comune anche per i sindacati, ma dovremmo fare ancora di più per arrivare in fretta al traguardo. Occorre realizzare e completare le infrastrutture che mancano. Penso, ad esempio, all'interporto di Manoppello: è nato ed è già morto. Diciamo che è importanti collegare bene i trasporti, accelerando la risoluzione di alcune questioni. Abbiamo - dice ancora il sindacalista - la priorità della linea ferroviaria Pescara-Roma, da completare per lotti funzionali. Sui porti siamo d'accordo per Civitavecchia. Sulle autostrade non riteniamo necessaria la variante proposta da Strada dei parchi e sosteniamo la posizione già assunta dal governo, che punta sugli interventi di manutenzione dei tratti esistenti».
La politica però torna a dividersi. Il consigliere regionale di Forza Italia, Mauro Febbo, rilancia la scelta di Taranto per l'Autorità portuale, dettata a suo dire da considerazioni oggettive: «La Puglia è in regime di convergenza e può contare su risorse europee ingenti che possono essere dirottate anche sull'Abruzzo». Altra argomentazione: «La Regione Puglia è diventata il ponte verso i mercati dell'Europa centrale e dell'Est, fino a quelli asiatici. L'autostrada del mare ci vede collegati con Trieste via mare e con Ancona via ferro. Sia la Puglia che le Marche, inoltre, rientrano nella strategia della programmazione Transfrontaliera con fondi Ipa per centinaia di milioni di euro, che la Regione Lazio non ha». Ora occorre però orientare la bussola verso una sola direzione.

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