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Pescara, 25/07/2024
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Data: 30/09/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Si complica il rebus di Alessandrini per la nuova giunta

Se doveva essere un putsch, è già durato troppo e potrebbe non essere un bel segno per il sindaco Alessandrini. Soprattutto se è vero che l'avvocato Stefano Civitarese non ha detto sì, almeno non ancora, alla chiamata per l'Urbanistica (il pressing su di lui prosegue). Nel frattempo si starebbe cercando un'alternativa e si parla di un docente universitario. In ultima battuta resta Loredana Scotolati, che farà parte in ogni caso della nuova giunta: tutto sta a vedere se avrà solo l'Edilizia o anche l'Urbanistica. Fumata nera, invece, per Edvige Ricci, che in più occasioni si era peraltro rivelata fuori sintonia con le scelte di questa amministrazione.
Alessandrini si ritrova in mezzo al guado come Cesare sul Rubicone, ha pronunciato il fatidico il dado è tratto azzerando la giunta e spetta adesso a lui, con decisioni chiare e soprattutto con nomi forti, dimostrare che il rimpasto nasce da un'esigenza che è solo e soltanto sua, quella cioè di cambiare passo all'azione dell'esecutivo nell'interesse della città.
LA GUERRA DI D'ALFONSO In altre parole Alessandrini deve dimostrare che questo azzeramento di nomi e deleghe non nasconde motivazioni legate alla guerra che si sta consumando dentro al Pd tra il governatore Luciano D'Alfonso e l'assessore regionale Donato Di Matteo il quale ha chiesto la sfiducia del presidente del consiglio regionale Di Pangrazio. Quello stesso Di Matteo che in giunta a Pescara è legatissimo a Sandra Santavenere e a Giuliano Diodati, assessori oggi fortemente a rischio di esonero insieme con Veronica Teodoro, figlia di Gianni.
Ieri Alessandrini ha presieduto una giunta per la sola approvazione di alcune delibere e ha proseguito nelle sue consultazioni con i gruppi consiliari. Oggi andrà avanti confrontandosi con gli assessori. Sa che a sostegno di Santavenere e Diodati ci sono consiglieri di maggioranza che l'altra sera si sono seduti a cena con Di Matteo, leggi Scurti, Di Giampietro, Berardi, Di Carlo e Bruno, per tentare strategie anti-esonero dei due assessori. In serata Alessandrini ha aver comunicato ufficialmente alla Lista Teodoro l'esigenza di cambiare passo e, si presume, avrà dunque comunicato l'intenzione di sostituire Veronica. Se lo ha fatto con proposte di incarichi alternativi per salvare l'alleanza o al contrario senza temere gli effetti di una rottura, lo vedremo presto.
Di sicuro, chi l'ha incontrato e ha avuto modo di scambiarci qualche parola, racconta di un sindaco sereno e determinato a portare a compimento il suo disegno per il rafforzamento della giunta con sostituzione di tre assessori, come del resto egli stesso ha annunciato martedì in giunta e mercoledì in consiglio comunale. «Il contrasto con Di Matteo, che pure esiste, qui non c'entra nulla: il sindaco intende sostituire chi non lo ha soddisfatto per il lavoro svolto finora in giunta» è il refrain a Palazzzo di città. Ma il fatto che nessuna decisione verrà presa prima del rientro di D'Alfonso, atteso per oggi a Pescara, è vista come un'ombra sull'autonomia del sindaco, così come diventa un'ingerenza e potrebbe offrire un boccone indigesto il tavolo politico che il Pd gli ha apparecchiato per domani.

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