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Pescara, 25/07/2024
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Data: 01/10/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Vigili in moto contro chi guida e telefona

PESCARA Sono 1.298 le multe elevate dalla polizia municipale nel 2015 per l’uso dei telefonini mentre si guida: quasi 4 multe al giorno. Stessa tendenza nel 2016: nei primi 6 mesi dell’anno, le sanzioni sono più di 600. Ma i vigili urbani lo sanno che scoprire chi usa il cellulare alla guida è difficile e che questi numeri fotografano solo una minima parte delle infrazioni quotidiane tra telefonate, messaggini, chat e un occhio su Facebook. Per questo, da lunedì prossimo, partiranno controlli mirati: agenti in moto gireranno per le vie della città per sorprendere gli automobilisti (e i motociclisti) che, mentre guidano, parlano, scrivono, fanno foto con il cellulare e navigano su Internet. «Sarà un servizio sia preventivo che repressivo», annuncia il maggiore Paolo Costantini, a capo del Nucleo di sicurezza stradale, «vogliamo far capire che usare il cellulare mentre si guida può essere molto pericoloso. Purtroppo, rileviamo sempre più incidenti all’apparenza inspiegabili, come investimenti di pedoni sulle strisce o uscite di strada in tratti rettilinei, che sono quasi sicuramente legati alla distrazione dall’uso dei cellulari». Nei primi 7 mesi dell’anno, sono già 361 gli incidenti provocati dalla disattenzione. «Il problema non è tanto parlare al cellulare perché in questo caso gli occhi restano sempre puntati sulla strada ma», dice il maggiore, «scrivere e leggere i messaggini e le chat, fare le foto». Secondo le statistiche, solo per rispondere a un messaggino scrivendo «ok» si impiegano 10 secondi e cioè percorrere 110 metri al buio se si viaggia a una velocità di 40 chilometri orari. «Serve una presa di coscienza da parte della gente necessaria a garantire la sicurezza», osserva Costantini, «purtroppo, visti i comportamenti, non possiamo più essere tolleranti: adesso, l’obiettivo è ridurre il numero degli incidenti». L’infrazione della guida con il cellulare va contestata al momento: la sanzione ammonta a 161 euro oltre a una decurtazione di 5 punti sulla patente; in caso di recidiva entro i due anni successivi alla prima multa, scatta la sospensione della patente. Ma, a un normale posto di blocco, tanti abbassano il telefonino e riescono a evitare la multa. «L’unico modo per scoprire chi guida e usa anche il telefonino è sorprenderli in strada», dice Costantini. Da lunedì, allora, via ai controlli a sorpresa per fermare chi parla al telefonino, chi scrive messaggini e chatta su Whatsapp, chi scatta foto e le posta su Facebook. Comportamenti pericolosi che si mettono in atto nella convinzione che non accada niente «tanto basta solo un attimo». E invece in un attimo può succedere di tutto: ci vogliono 14 secondi per digitare un numero sulla tastiera e fare una telefonata, vale a dire guidare bendati per 155 metri se si sta andando a 40 all’ora o 361 se la velocità è di 100 all’ora. Basta chiedersi quante cose possono succedere in un tratto di quasi 400 metri per capire quanto è pericoloso, per sé e per gli altri, guardare il cellulare e non la strada. La fonte di distrazione più pericolosa resta Facebook: postare una foto senza nemmeno un testo richiede circa 22 secondi.

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