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Pescara, 25/07/2024
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Data: 01/10/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Licenziato il vigile urbano-pescatore. Cacciato dal Comune Pasquale Solari, accusato di assenteismo. La procura chiude l’inchiesta e lo accusa di truffa

PESCARA Con un provvedimento di appena dieci righe datato 29 settembre, il Comune di Pescara ha licenziato Pasquale Solari, il maresciallo 61enne della polizia municipale accusato di assenteismo e arrestato il 19 luglio dalla Guardia di finanza per truffa pluriaggravata. La decisione di interrompere il rapporto di lavoro a seguito dell'arresto è dell'Ufficio procedimenti disciplinari del Comune, composto dal direttore generale dell’ente Pierluigi Caputi, dal vice Guido Dezio e dal comandante della polizia municipale Carlo Maggitti. Dopo l'arresto è scattato il procedimento disciplinare a carico di Solari che si è concluso nei giorni scorsi con l'irrogazione della sanzione, vale a dire il "licenziamento senza preavviso" di Solari. Nelle ultime ore, il maresciallo ha ricevuto attraverso i suoi avvocati Massimo Solari e Pasquale Provenzano non solo la comunicazione di Palazzo di città, con effetto dal giorno successivo a quello della notifica, ma anche l'avviso di conclusione delle indagini della Procura, che nel giro di due mesi ha terminato il suo lavoro. Confermata l'accusa di truffa aggravata nei confronti del maresciallo che, come appurato dagli uomini del Nucleo di polizia tributaria, formalmente risultava al lavoro ma passava il suo tempo al bar, ai videopoker o nelle agenzie di scommesse se non al mare o a pesca con gli amici, dopo aver timbrato con il badge al Palazzetto dello sport di via Elettra o all'Aurum (nonostante che dovesse timbrare nella sede del comando). Per due mesi è stato seguito, controllato a distanza e anche fotografato dai finanzieri mentre si dedicava ad attività diverse da quelle di sua competenza e cioè il controllo ambientale ed ecologico del parco D'Avalos e, sulla scorta degli elementi acquisiti, il gip del tribunale di Chieti ha disposto l'arresto del sottufficiale, finito ai domiciliari. Solari ha fornito la propria versione dei fatti al giudice per le indagini preliminari, quando è stato interrogato, mentre ha preferito non parlare di fronte all'Ufficio procedimenti disciplinari che lo ha convocato a metà agosto e ha presentato una memoria difensiva, un mese fa. Ora, concluse le indagini, il maresciallo ha venti giorni di tempo per decidere se chiedere di essere interrogato o valutare di presentare una memoria, per tentare di evitare che si arrivi a una richiesta di rinvio a giudizio nei suoi confronti.

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