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Pescara, 25/07/2024
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Data: 02/10/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Verso le amministrative - Lolli: io candidato sindaco? Lo decideranno gli aquilani. Il vice della Regione è in campo: confido in una scelta di coalizione, non di partito. Albano (segretario Pd): prima il progetto per la città e poi si parlerà di persone

L’AQUILA Non saranno i tavoli romani a decidere il candidato sindaco del centrosinistra, ma gli aquilani. Parola di Giovanni Lolli, vicepresidente della Regione, che i rumors danno come il probabile prescelto a guidare la coalizione di centrosinistra in occasione delle elezioni amministrative del 2017. Nei disegni del Pd c’è quello di una coalizione “modello Cagliari”, inclusiva, aperta a tutte le forze che si riconoscono nel centrosinistra, e anche alle liste civiche. Certo, l’esito del referendum costituzionale di dicembre sarà la cartina di tornasole per valutare alleanze e strategie anche a livello locale, ma nell’attesa il Pd scalda i motori avviando una riflessione interna al partito. «Non si parte dal nome» dice il segretario comunale, Stefano Albano «ma dal perimetro e dal progetto. Il Pd, del resto, vince nei ballottaggi dove è in coalizione. Siamo convinti che la strada giusta sia quella di mantenerla, e possibilmente ampliarla con le migliori esperienze civiche che stanno pensando di entrare. Si tratta di persone orientate verso il centrosinistra che stanno pensando a una lista civica da inserire nella coalizione». L’idea, per Albano, è quella di «ripartire da quanto di buono è stato fatto in questi anni e rilanciare. Siamo convinti della valenza delle primarie» che potrebbero tenersi a gennaio-febbraio, dopo quindi che il referendum avrà schiarito l’orizzonte delle possibili alleanze. Ma a circolare sempre più insistentemente è proprio il nome di Giovanni Lolli, quale candidato su cui far convergere voti, speranze e aspettative del centrosinistra aquilano. Dall’altra parte, anche negli ambienti del centrodestra, è sempre più forte la convinzione che l’avversario da battere per conquistare lo scranno più alto della municipalità, sia lui, Lolli. Vicepresidente, cosa ne pensa delle voci secondo le quali lei ormai viene indicato come il candidato certo del centrosinistra? «Sbagliano, sbagliano tutti. Avrò anch’io qualcosa da dire, trattandosi della mia vita, o no? Quella di questi giorni è una discussione totalmente fuori luogo. In questo momento ricopro l’incarico di vice presidente della giunta regionale, ho deleghe importanti e sto cercando di impegnarmi al massimo delle mie possibilità per portare avanti progetti di sviluppo per il territorio regionale e per la mia città. Sto facendo tutto il possibile». Si dice che lei, a Roma, all’interno del suo partito, venga considerato come l’unico in grado di raccogliere “l’eredità” di Cialente e portare avanti il discorso della ricostruzione, con tutte le complessità che comporta… «Sbagliano ancora. Quello che mi sento di dire è che il candidato sindaco dell’Aquila sarà scelto all’Aquila, non a Roma. Saranno gli aquilani a decidere, prima chi sarà il candidato che li rappresenta, poi chi dovrà guidare il Comune per i prossimi anni. Io, come altri, sono dentro questa discussione». D’accordo, ma questa discussione, da un punto di vista organizzativo, quando prenderà il via? «Abbiamo convocato una riunione per la prossima settimana. Io sono molto, molto, molto convinto del fatto che la scelta non può e non deve essere solo del Pd, ma di tutta la coalizione». E di una possibile candidatura dell’attuale vice sindaco, Nicola Trifuoggi? «Di Trifuoggi non posso che parlare bene. Ha accettato di fare il vicesindaco in momento molto delicato. Io e la città gli dobbiamo essere grati. Personalmente nutro grande stima per Trifuoggi».

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