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Pescara, 25/07/2024
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Data: 06/10/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Crisi in Comune - Entrano 3 nuovi assessori. Teodoro: mi sento tradito. Civitarese all’Urbanistica, in squadra anche Allegrino e Scotolati. Alessandrini: «I partiti ora ci facciano lavorare»

PESCARA Il rimpasto di metà mandato con l'azzeramento della giunta e la sostituzione di tre pedine strategiche alza il sipario sulla fase due dell'amministrazione di centrosinistra, quella che dopo i mesi bui del risanamento dei conti e della stasi politica il sindaco Marco Alessandrini vorrebbe marcare con un netto rilancio dell'azione di governo. Il capovolgimento degli equilibri è «il frutto di una complessa operazione ingegneristica» che ha portato fuori dall'esecutivo gli assessori Adelchi Sulpizio (Liberali), Veronica Teodoro (Scegli Pescara-lista Teodoro) e Sandra Santavenere (Pd) facendo entrare tre esterni: Stefano Civitarese Matteucci, Loredana Scotolati e Antonella Allegrino. L'annunciato cambio di passo rispetto al passato sarà segnato da un'accelerazione nell'urbanistica e nell'edilizia. I due settori strategici, rimasti fino a questo momento sotto traccia, da ieri sono stati affidati alle cure di due tecnici con un curriculum di tutto rispetto ma alla loro prima esperienza diretta in politica. Le deleghe saranno ufficializzate nelle prossime ore, probabilmente quando si scioglierà anche il nodo della permanenza o meno della lista Teodoro tra le file della maggioranza dopo la perdita del proprio assessore. Un'ipotesi che finora Alessandrini ha smentito poiché a suo dire «ci sono ancora le condizioni per condividere i valori comuni nonostante la mancanza di un rappresentante in giunta», ma che invece si è riaffacciata in serata dopo l'intervento durissimo di Gianni Teodoro sul suo profilo Facebook. La certezza è un nuovo patto con il territorio contrassegnato da «coraggio, rapidità, sostenibilità e innovazione»: quattro pilastri da cui la coalizione di maggioranza intende ripartire per «andare avanti con il secondo tempo dopo aver giocato i primi 45 minuti». In questa fase Civitarese e Scotolati si occuperanno di programmazione e gestione del territorio «nell'ottica di una virtuosa collaborazione con il resto dell'esecutivo». Ordinario di diritto amministrativo il primo e dirigente di lungo corso della pubblica amministrazione la seconda, Civitarese si dedicherà all'urbanistica con l'aggiunta della mobilità (quest'ultima dovrebbe essere scorporata dalle deleghe del vice sindaco Enzo Del Vecchio) mentre Scotolati avrà l'edilizia probabilmente abbinata con l'ambiente (a svantaggio di Paola Marchegiani). Allegrino, invece, in qualità di veterana della politica ed esperta del mondo imprenditoriale e sociale, si occuperà di welfare e politiche sociali. Tra le priorità di mandato spiccano la riqualificazione dell'area di risulta, il rilancio dell'ex Fea, la pulizia del fiume e del mare, il rinnovo di servizi quali asili e nettezza urbana, illuminazione e risanamento dei conti. Nel frattempo la coalizione di centrosinistra è chiamata a risolvere alcuni nodi, in primis riempire la casella vuota dei settori Bilancio e Tributi lasciati in eredità dall'uscente Sulpizio. L'ipotesi è consegnare il pacchetto completo a Giuliano Diodati per compensare la perdita delle Politiche sociali date ad Allegrino. «Non mi è stato comunicato nulla di ufficiale», ammette Diodati, «Bilancio e Tributi sono due settori delicati. Sarei disponibile e felice di accettare le deleghe per andare incontro alle nuove esigenze della pubblica amministrazione, ma solo se potrò conservare anche lo Sport». Blindata invece la posizione di Del Vecchio, che ha ottenuto la fiducia da parte del sindaco. «Ci sono stati avvicendamenti nella coalizione», ha spiegato Alessandrini, «che comunque resta tale ed è di fondamentale presenza e sostegno per l'amministrazione. Questo è e resta il palazzo della politica e noi dobbiamo lavorare e continueremo a farlo per nutrirci del supporto di tutti. Non c'è responsabilità individuale sui cambiamenti, ma esigenze condivise con i vertici politici e amministrativi della coalizione, perché bisogna andare avanti e dopo aver sanato i conti pensare al rilancio della città». La fase due dopo il rimpasto di metà mandato prevede anche la valorizzazione di alcuni consiglieri di maggioranza attraverso l'attribuzione di deleghe specifiche. Riccardo Padovano (gruppo misto) si occuperà di mare e portualità, mentre Adamo Scurti gestirà i rapporti con le confederazioni sportive. Con i due incarichi diretti Alessandrini si è garantito l'appoggio alla coalizione dei rappresentanti delle liste civiche che nei giorni scorsi avevano minacciato lo strappo con l'uscita di scena di Sulpizio. «Per la prima volta», ha rimarcato il capogruppo dei Liberali Giuseppe Bruno, «la politica ha rinunciato a una poltrona e ceduto il proprio spazio. Lo abbiamo fatto perché giustamente si è preferito dare la precedenza a settori in cui si era rimasti carenti e sguarniti come l'Urbanistica e l'Edilizia».

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