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Data: 06/10/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Verso le amministrative - Elezioni, Lolli frena «La mia volontà è restare in Regione»

In molti lo vedono già in corsa per la poltrona di sindaco, ma Giovanni Lolli non ci sta, o almeno non vorrebbe starci. «Io intendo continuare a fare il vice presidente della Regione. Non mi voglio candidare dice a chiare lettere - La mia volontà è rimanere a fare ciò che sto facendo. É chiaro è che non decido da solo, ma con tutti gli altri. Penso che con il mio ruolo sto aiutando molto anche la città. All'Aquila non mi pare che il centrosinistra sia nella disperazione. Di alternative ve ne sono parecchie, purché si mantenga l'unità. Spero che si possa evitare qualsiasi tipo di lacerazione grave». «Per quale ragione deve essere il mio nome a mettere tutti d'accordo? - incalza Lolli Vediamo. Cominciamo a parlarne in una riunione del centro sinistra». Peraltro, dice, «secondo me non è il caso di partire troppo presto con le primarie: collocarle sei mesi prima è una solenne stupidaggine».
LE PRIORITA'Si deve aprire un percorso con una serie di tappe con tre priorità: l'unità, la coalizione e il programma. «Io continuo a fare il vice presidente della Regione continua -. Del resto se la mia volontà fosse stata quella di candidarmi lo avrei già detto. Comunque decido con gli altri. Credo che il centrosinistra possa dare una buona risposta». Certo è che il sindaco sarà scelto all'Aquila e non altrove, ha concluso Lolli. Scegliere il candidato, insomma, è un problema della coalizione. E così il Pd comincerà a discutere in una riunione allargata il 10 ottobre alle 17. Si prevede un lungo confronto nella sede Democrat tanto che il segretario Stefano Albano ha chiesto a tutti di liberarsi per la cena: «Ordineremo delle pizze» ha detto. «Si tratta di una riunione alla quale parteciperanno tutti i consiglieri, dalla segreteria comunale ai livelli istituzionali, circoscritta all'Aquila ha aggiunto il segretario perché non accettiamo ingerenze nel nostro percorso verso le elezioni. Imposteremo la rotta e il percorso». L'obiettivo del Pd è quello di arrivare ad una coalizione, la più ampia possibile, facendo l'occhiolino anche ad Appello per L'Aquila o a quella sinistra orfana di un partito (ossia che non si riconosce in Sinistra Italiana o Rifondazione). Una volta stabilito il programma, l'obiettivo è trovare un nome che sia garante dell'unità. Se non Lolli chi? Si parla di Americo Di Benedetto o di Pierpaolo Pietrucci a patto che sia mantenuta l'unità del Pd e della coalizione. Secondo il pronostico di Albano le primarie di coalizione dovrebbero tenersi a gennaio, e andrebbero fatte a tutti i costi. «L'obiettivo è arrivare all'appuntamento con un solo candidato del Pd spiega Albano ma ciò non significa che chi vuol mettersi alla prova nel partito non possa farlo». Se tutto andrà per il verso giusto, tuttavia si potrebbe andare alle primarie con due soli candidati: quello del Pd (che sarà un candidato forte in ogni caso) e un altro povero martire candidato che esprima un'altra forza della coalizione. Nel caso in cui dovesse essere Lolli chi potrebbe mai essere lo sfidante in casa Rc e Sinistra Italiana? Un uomo o una donna votati al sacrificio immolati per mettere sul palcoscenico primarie che come unico scopo hanno quello di rappresentare solo una conta a spanne del voto. A proposito di unità, la riunione del 10 servirà anche a chiarire alcuni incidenti di percorso, quali i casi Capri e Benedetti.

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