REGGIO EMILIA Aveva regolarmente pagato e obliterato il biglietto dell’autobus, ma per un tragitto più breve di quello che stava percorrendo, probabilmente per una incomprensione con il bigliettaio che gli aveva venduto il ticket: e così il ragazzo con la sindrome di Down, che da qualche tempo utilizzava in autonomia il mezzo pubblico, è stato multato dal controllore. Il fatto è accaduto l’altro ieri su un autobus della società Seta a Reggio Emilia ed è stato raccontato dalla madre, costernata per l’accaduto, attraverso un lungo post su facebook. Ieri l’azienda ha contattato la famiglia per scusarsi dell’accaduto: la sanzione è stata annullata. «Seta - si legge in una nota dell’azienda - intende scusarsi ufficialmente con il diretto interessato e con la sua famiglia per la spiacevole vicenda, originata da un eccesso di zelo da parte dei verificatori in servizio sulla linea 1, che si sono attenuti scrupolosamente alle regole previste senza far ricorso alla dose di buon senso e di normale sensibilità che il caso specifico avrebbe richiesto». «Incontrerò il ragazzo multato nei prossimi giorni - ha detto il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi - perché vorrei che ritrovasse presto la forza e la voglia di salire su quell’autobus. Perché quell’autobus è casa sua». Ma non sarà semplice ricostruire la fiducia del ragazzo, come spiega la mamma nel suo sfogo sul social network: «È rientrato a casa balbettando, faticando a spiegarmi l’accaduto perché agitato, e chiedendomi di non fargli più prendere il tram». «Nonostante gli entusiasmi per le vittorie olimpiche, i grandi proclami - scrive ancora la madre del ragazzo - le giornate mondiali e nazionali, le foto ed i video più o meno commoventi, è sempre molto avvilente constatare come la diversa abilità esca sconfitta dal confronto con la quotidianità».