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Data: 06/10/2016
Testata giornalistica: Clickmobility
Rincari in vista per i pendolari dei Frecciarossa

Audizione in Commissione Trasporti al Senato dell'Amministratore Delegato di Trenitalia Barbara Morgante. La revisione dei pedaggi rischia di trasformarsi in aumento per gli abbonamenti dei pendolari dell'alta velocità.

La decisione dell'Authority di ritoccare i pedaggi che Trenitalia dovrà riconoscere a Rfi nei prossimi anni per l'utilizzo delle rotaie rischia di tramutarsi in un aumento generalizzato dei costi per tutti i passeggeri con particolare impatto per gli abbonamenti di chi usa i treni veloci per recarsi al lavoro.

La spinosa questione è stata affrontata ieri dalla Commissione Trasporti del Senato con l'audizione dell'Amministratore delegato Barbara Morgante che ha sottolineato gli effetti della decisione dell'authority sui prezzi e sulle tariffe praticate da Trenitalia:
«A fronte dei nuovi aumenti sui pedaggi probabilmente nei prossimi anni si dovrà tagliare», ha detto Morgante, «è evidente che laddove i costi aumentano l'azienda deve ribaltarli sui prezzi o sulle tariffe». Il numero uno di Trenitalia ha dettagliato gli
aumenti dei pedaggi: in media il 2% all'anno per l'Alta Velocità, il 33% per i servizi internazionali, il 27% per i Freccia Bianca, il 21% per le tratte medio lunghe in servizio universale con lo Stato, il 4% per i servizi regionali».

Netta e trasversale la reazione dei componenti la commissione che hanno chiesto l'intervento del governo per garantire il diritto di viaggio ai pendolari dell'alta velocità.

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