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Data: 07/10/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Verso le amministrative - Pietrucci mette in pista Di Benedetto

Proprio come Giovanni Lolli, anche il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci si sente più utile in Regione che come sindaco dell'Aquila. Anche lui dunque, tirato in ballo, fra i papabili candidati, si chiama fuori. «Lolli è un politico di caratura regionale dunque nel suo ruolo può essere più utile non solo ala città, ma all'intera Regione. Il suo ruolo va dunque preservato spiega Pietrucci - Allo stesso modo va preservata la mia posizione visto che ci siamo presentati in ticket io e Giovanni; Lolli peraltro ha rinunciato per la Regione a fare il parlamentare. Per quanto riguarda me, sono l'unico consigliere aquilano, sono il baluardo delle aree interne portando avanti anche confronti aspri per difendere la mia gente per rimettere L'Aquila al centro dell'Abruzzo. Credo molto nella città territorio, candidandomi tradirei le zone interne, peraltro al mio posto entrerebbe in consiglio Giovanni D'Amico (area marsicana). Non è possibile perdere due pedine importanti».
Pietrucci tuttavia ha ben in mente l'identikit del candidato sindaco che sembra calzare a pennello per Americo di Benedetto, sebbene il consigliere non citi in maniera esplicita il suo nome. «Intanto occorre proseguire - aggiunge - promuovendo figure nuove, dobbiamo aumentare le posizioni strategiche per la città con persone nuove. Il candidato dovrà avere alle spalle un background tecnico e amministrativo, inoltre dovrà lavorare con i comuni circostanti, dovrà essere il sindaco dell'Aquila e della città territorio, avendo una conoscenza profonda del territorio». «Certo, Di Benedetto - ammette Pietrucci - potrebbe essere adatto a ricoprire questo ruolo, visto che è stato già primo cittadino di Acciano e rappresentante dei sindaci dopo il terremoto. É impensabile però che il Pd si isoli: le ultime elezioni dimostrano che laddove il Pd è accompagnato da una grande coalizione, vince altrimenti perde».
La parola d'ordine è dunque aprire il più possibile la coalizione, e scegliere attraverso le primarie. Per Pietrucci il progetto L'Aquila va rilanciato mantenendo saldo il centrosinistra, inglobando i movimenti civici, ad esempio appello per L'Aquila. «Abbiamo bisogna peraltro di un candidato che sappia parlare ai giovani, che sia della nostra generazione, che affronta i problemi dei figli piccoli e dei genitori anziani. Deve saper fare rete con gli altri e con la nuova classe dirigente. Auspico che anche il centrodestra possa rispondere a questo identikit».

CLASSE DIRIGENTE Uno sguardo poi all'attuale classe dirigente: «Per Massimo Cialente e Stefania Pezzopane bisogna pensare a ruoli di caratura nazionale aggiunge Pietrucci Stefania andrà in parlamento, spero da capolista; su Cialente vale il medesimo discorso, merita un ruolo nazionale, visto che le sue battaglie hanno importanza per tutto il Paese, quale quella relativa al fascicolo sul fabbricato». Se non vi sarà un cambio generazionale anche nella politica, i giovani continueranno ad andare via. «Ritengo sia fondamentale fare le primarie non solo nel centrosinistra, ma anche nel centrodestra; che siano vere e che rappresentino la continuità amministrativa». Il sindaco Massimo Cialente non si sbilancia, tuttavia commenta che è necessario pensare subito a scrivere il programma «sul quale si è già in grave ritardo ha sottolineato Inoltre è necessario passare per primarie vere anche con più candidati». L'idea del segretario cittadino Stefano Albano invece è quella di andare con un solo candidato del Pd. «Non mi fascerei la testa se fossero più candidati ribadisce il sindaco - al fine di evitare tensioni con la coalizione e al fine di evitare un effetto Matera. Ci vuole molto poco a dissipare un patrimonio».

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