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Pescara, 25/07/2024
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Data: 07/10/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Il museo del Treno chiude in bellezza. Oltre cinquecento presenze nel sito di storia ferroviaria cittadino che esaurisce il ciclo estivo

MONTESILVANO Ha chiuso in bellezza il ciclo di visite estive al museo del Treno di Montesilvano. L'unico museo cittadino può vantare la presenza di oltre 500 visitatori che, nei mesi estivi, hanno dato lustro al famoso carro FS "F1925", uno dei vagoni storici preservati e risalente ai periodi pre e post bellici. L'ultimo gruppo a far visita al museo del Treno è stato quello dei centauri del Motoclub di Pescara, capitanato dal presidente Gaetano Marano. Gli entusiasti motociclisti, fra i quali il già sindaco di Francavilla al Mare, Roberto Angelucci, hanno apprezzato il sito museale di storia ferroviaria e, in modo particolare, il cantiere del nuovo plastico sociale in digitale ispirato alla soppressa ferrovia della Costa dei Trabocchi, con la stazione di Fossacesia, in scala 1:87. Opera di alta qualificazione tecnologica e paesaggistica degli ingegneri Carlo Borra e Antonello Lato, direttore del museo. L'Acaf, associazione culturale amatori ferrovie, costituita da un primo gruppo di soci nel settembre del 2002, cura sin dalla sua fondazione il museo e si prefigge una serie di obiettivi di tutela, salvaguardia e valorizzazione della cultura ferroviaria italiana, con particolare riguardo al vissuto abruzzese del secondo Novecento. Il presidente Antonio Schiavone, con le guide volontarie Dino Di Nicola, Fiore Pilla, Franco Vitucci, Domenico De Pietro, Antonio Leone, Enrico Messeri, Simone Marozzi e Valerio Gambelli esprimono soddisfazione per tanta attenzione riservata all'unico museo cittadino, così come per gli oltre ottantamila accessi sul sito www.acaf-montesilvano.com. Grazie al lavoro dei soci Acaf, il museo del Treno si arricchirà di nuove opere grazie alla sinergia con le istituzioni locali e con la fondazione PescarAbruzzo che finanzierà una copertura in legno, a sagoma di "tettoia merci," assai simile a quella che, nel settembre del 1943, fu distrutta dai bombardieri di Us air sullo stesso sito delle Ferrovie dello Stato, provocando fragorosi boati e sussulti nell'intera Montesilvano di allora. La fondazione bancaria ha voluto condividere il progetto di ricostruzione del manufatto originario con una nuova destinazione. La nuova copertura non sarà più destinata a ospitare merci ma attività socio-culturali aprendo così una nuova pagina e un nuovo spazio per i fermenti culturali presenti in città.

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