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Pescara, 25/07/2024
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Data: 07/10/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Campidoglio, virata M5S: privati nelle partecipate e codice anti-furbetti

ROMA Regole severissime contro la corruzione, il malaffare e i fannulloni e in più apertura delle municipalizzate ai privati. L'imprenditore trevigiano Massimo Colomban, nella sua prima conferenza stampa da assessore alle Partecipate, oscura la sindaca (anzi «la Virginia Raggi» come la chiama lui) nel giorno in cui per la prima volta fa autocritica. Al mattino la Raggi presenta i due nuovi assessori al Consiglio comunale (c'è anche il braccio destro Andrea Mazzillo, al Bilancio) e ammette: «In questi primi mesi abbiamo avuto qualche difficoltà, ma ci hanno aiutato a crescere, perché le difficoltà o abbattono o aiutano a crescere. Nessuno di noi, tranne pochi che erano stati all'opposizione, aveva mai fatto questo fino ad ora». Anche la Raggi si è resa conto che un mese senza assessore al Bilancio e alle Partecipate, una serie di nomine firmate e poi rimangiate, la macchina amministrativa pressoché paralizzata, rappresentano una falsa partenza per la quale chiedere scusa ai romani. Ieri, di fatto, è cominciato il Raggi Bis.
LA MOSSA
E un ruolo da protagonista nella giunta lo avrà il neo assessore alle Partecipate, Massimo Colomban - il suo curriculum è pieno di sorprese, è amico di Jeremy Irons, comandante onorario della base militare di Aviano ed è anche salito su un F16, facendo il giro della morte -, che ha messo sul tavolo una serie di idee nuove che rappresentano una virata rispetto alla rotta iniziale seguita dal M5S. «Premetto, la mia ricetta non è privatizzare le società partecipate. Però le voglio salvare: ereditiamo una serie di società non efficienti, non di qualità, non producono profitto. Sto controllando i bilanci ci sono problemi gravi e innumerevoli per usare parole gentili. Ma dopo che avremo fatto il massimo per risollevarle, potremmo anche pensare ad aprire ai privati, cedere parte delle quote. Why not?». Altra idea allo studio: la possibile esternalizzare una parte dei servizi seguiti da Ama, non a caso da tempo si sta parlando della necessità di riscrivere il contratto di servizio. Colomban sta studiando i dossier delle società e non si sta facendo mancare nulla, visto che come lui stesso ha spiegato sta leggendo «anche il libro di Ignazio Marino».
CODICE
Altro fronte che Colomban vuole affrontare «nel giro di un mese»: la stesura di un codice di comportamento dei dipendenti delle società (poi estendibile ai 24mila diretti del Comune) «estirperemo corruzione e malaffare», contrastando anche i fannulloni, chi ad esempio abusa del diritto allo sciopero o dei certificati di malattia. «Vorrei regole severissime - dice Colomban - che siano poi seguite come esempio nel resto d'Italia, anche se dobbiamo rispettare le leggi in vigore e la Costituzione». Colomban ha negato di essere stato chiamato dalla Casaleggio e Associati (in realtà il suo nome era in una lista fornita alla sindaca) e ha assicurato di essere stato chiamato al telefono «dalla Virginia Raggi, mi ha convinto perché sono sempre stato dalla parte degli innovatori, e loro sono giovani e preparati».

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