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Pescara, 25/07/2024
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Data: 11/10/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Bus, maxi operazione Tua-società private per le gare dei servizi

L'AQUILA - Il tema dell'incontro era quello di Uscire dai tagli, per entrare nel futuro del trasporto pubblico locale, ma dal convegno organizzato venerdì scorso dalla Cgil a Vasto, è uscita tutt'altra sorpresa. Si è scoperto così che l'Abruzzo nel 2016 non subirà nei trasporti solo la penalità di 8 milioni di euro dovuta al mancato raggiungimento del rapporto minimo (35%) tra spesa e incassi, ma dovrà sopportare una decurtazione di ulteriori 2 milioni di euro per l'improvviso e inaspettato taglio dei trasferimenti dallo Stato. Il fondo nazionale è infatti passato da 4,924 miliardi di euro, a 4,850: 74 milioni di euro in meno che, in proporzione, tolgono all'Abruzzo il 2,69% dei trasferimenti.
«In totale per il 2016 il settore vedrà in Abruzzo una dotazione di 122 milioni di euro - spiega Franco Rolandi della Cgil - a fronte dei 132 del precedente anno. Il timore è che dopo aver già rincarato le tariffe, si proceda ora ad ulteriori tagli delle corse». Il consigliere delegato ai Trasporti, Camillo D'Alessandro, però, minimizza: «La trattativa con il governo è ancora in corso - spiega - stiamo cercando di scongiurare in sede di Conferenza Stato-Regioni questa riduzione. Tuttavia se il governo dovesse confermare il taglio, provvederemo in sede di bilancio regionale a coprire la differenza: l'utenza e il servizio non subiranno penalizzazioni». Anche perché a preoccupare sono ben altri tagli, quelli cioè previsti dalla riforma Madia in caso di affidamento in house e senza gara del servizio (come è ora): «L'obiettivo deve essere proprio per questo quello di rinforzare Tua - continua D'Alessandro - in modo che sia in grado di vincere le gare, non solo in Abruzzo, ma anche in altre regioni: penso al sistema ferro-gomma delle vicine regioni del Molise e della Puglia, ad esempio, e alla costituzione di una società Tresud (sul modello della Trenord) che si ponga l'ambizioso traguardo di avvicinare il sud all'alta velocità».

IL RIORDINO
Dopo la creazione della società unica, la razionalizzazione delle corse e i ritocchi tariffari (con l'aumento del 15% a partire da settembre scorso), il riordino del trasporto pubblico locale ha però bisogno di superare ancora qualche scoglio in Abruzzo: c'è da definire innanzitutto il costo standard per chilometro (entro un mese promette D'Alessandro) e soprattutto i bacini di utenza, propedeutici all'indizione delle gare. I privati spingono per almeno quattro bacini (secondo i territori provinciali), mentre la Regione ne vorrebbe uno unico per l'Abruzzo. «Senza lasciare fuori i privati - spiega il delegato ai Trasporti - ma facendo con questi e Tua un'associazione temporanea di imprese che garantisca la sopravvivenza dei privati, ma allo stesso tempo che faccia di Tua una società in grado di competere a livello internazionale nella gestione».
Ora però, bisogna pensare ai conti: la penalità degli 8 milioni di euro inflitta quest'anno (e relativa alle annualità 2013 e 2014) l'Abruzzo se la porterà infatti dietro per almeno un paio di anni ancora (cioè in riferimento alle annualità 2015 e 2016), fermo restando che le nuove tariffe in vigore da settembre potrebbero alleggerire l'entità della multa. Per D'Alessandro, però, ormai si è sulla strada giusta: «Quest'anno con Tua abbiamo recuperato costi per 8 milioni di euro - spiega - e il prossimo anno farà effetto la revisione dei contratti di secondo livello che tra maggiore produttività e risparmi economici, vale circa 4 milioni di euro». La Cgil, che domani terrà una conferenza stampa, però, chiede di vedere le carte: «C'è ancora troppa poca trasparenza - dice Rolandi -. Vogliamo capire chi e come ci costringe oggi a pagare queste penalità».

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