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Pescara, 25/07/2024
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Data: 12/10/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Trasporti pubblici più cari. Stangata per i lavoratori. San Salvo, da gennaio +15% sui prezzi di biglietti e abbonamenti dei bus di linea. Rsu Pilkington e Denso incontrano la Regione: a pagare sono sempre i lavoratori

VASTO La crisi non dà tregua e se i costi per raggiungere il posto di lavoro aumentano, per i lavoratori e le famiglie crescono contestualmente anche i disagi. È stato detto sabato a Vasto e ribadito ieri mattina a San Salvo, nel corso di un summit organizzato nei locali della Porta della Terra dalle rsu di Pilkington e Denso. Il quindici per cento di aumenti non è poco. L’argomento è stato al centro di vivaci discussioni sia a Vasto che a San Salvo. Da gennaio 2017 i prezzi dei biglietti e degli abbonamenti per gli autobus di linea saranno più cari. Tutta colpa dei tagli decisi dal Governo Renzi, ma alla fine a pagare sono i consumatori finali.
Nel corso di un convegno organizzato dalla Cgil a Palazzo d’Avalos si sono confrontati i rappresentanti sindacali dei lavoratori, diversi politici locali e altri del Molise, il sottosegretario ai trasporti della Regione Abruzzo, Camillo D’Alessandro, e il titolare alla delega ai trasporti del Molise, Pierpaolo Nagni. D’Alessandro ha specificato di non condividere i tagli, ma ha anche spiegato che le scelte della Regione sono inevitabili. «Nel trasporto pubblico locale l’Abruzzo ha ricevuto 130 milioni di euro, a fronte di 106 milioni delle Marche e 99 dell’Umbria. Quando le risorse arrivavano, sono state utilizzate purtroppo in molte cose inutili. La Regione è intervenuta tagliando le corse degli autobus vuoti».
Per colpa dei tagli l’Abruzzo riceverà otto milioni di euro in meno, che corrispondono a quattro milioni di chilometri in meno da pagare. Inevitabili gli aumenti delle tariffe. I sindacati dei due colossi della zona industriale di San Salvo, Pilkington e Denso, ieri mattina hanno ribadito il disagio delle maestranze che si trovano a dover constatare un’altra triste stangata. Un anno fa c’era stato un incremento del costo dei biglietti e degli abbonamenti regionali del dieci per cento. Oggi l’aumento è del quindici per cento dei listini del trasporto regionale e locale. Un pendolare ormai deve sborsare più di 100 euro al mese per recarsi sul posto di lavoro. Nel periodo 2011-2016 l’inflazione è stata del 7% mentre gli aumenti delle tariffe di trasporto si sono susseguiti con un ritmo di gran lunga superiore: 20% nel 2011, 4,5% nel 2012, 10% nel 2015 e 15% nel 2016, ossia cinquanta per cento in cinque anni. Considerata la delicata situazione economica del Vastese, le perplessità e il malumore dei pendolari sono comprensibili.

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