L’AQUILA Erano stati indagati per lo smaltimento illecito di ingenti quantitativi di rifiuti speciali, costituiti da terra da scavo, macerie, e detriti provenienti da demolizioni, rinvenuti nell’area dell’aeroporto di Preturo. Ora dovranno comparire a giudizio il 12 maggio del 2017. Si tratta di Giuseppe Domizio Musarella (amministratore unico della XPress, la società che gestisce lo scalo), Mario Corridore, ingegnere del Comune dell’Aquila, referente per l’Ufficio sviluppo della struttura aeroportuale e responsabile del procedimento; Ignazio Chiaramonte, direttore commerciale della Xpress; Piero Negrini, socio accomandatario della Delta Impianti sas, con sede a Preturo, Rachele Lunari, amministratore unico della Lunari srl, con sede a Rieti, e Antonio Lunari, titolare dell’omonima ditta di autotrasporti. Per la Procura gli smaltimenti illeciti sarebbero avvenuti in un arco temporale compreso tra il 21 marzo e il 20 maggio 2014, con l’effettuazione di circa 300 scarichi all’interno dell'area aeroportuale. Secondo l’indagine condotta dalla squadra Mobile e dalla Forestale, i materiali provenivano da demolizioni e ricostruzioni effettuate in diverse zone della città, tra via Chieti, via Pescara, via Antica Arischia. Tra i rifiuti rinvenuti, pari a circa 5000 metri cubi, anche mattonelle, marmi, plastiche, tubi, corrugati utilizzati per i cablaggi elettrici, tubi in Pvc, blocchi di calcestruzzo, pezzi di asfalto, pezzi di guaina bituminosa e tondini di ferro. Gli interramenti illeciti, in particolare, erano stati documentati lungo il lato Nord della pista di atterraggio. Il pool dei difensori degli imputati è formato dagli avvocati Roberto Madama, Beatrice Rizzo, Attilio Cecchini, Roberto Tinari, Alberto Baiocco, Pietro Carotti, Angelo Di Lorenzo e Gianluca Pennazzi. Anche le società sono state chiamate a rispondere di una serie di illeciti amministrativi per aver tratto vantaggio dalla condotta degli imputati. Il Comune si costituirà parte civile, su proposta del vicesindaco Trifuoggi.