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Pescara, 25/07/2024
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Data: 12/10/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Def, confermate stime Pil. La manovra prende corpo. Padoan: «Crescita all’1% nel 2017». C’è il no dell’Ufficio di Bilancio sulla nota. Misure per 22,5 miliardi, di cui 3 per pensioni e famiglia. Resta il bonus 18enni

ROMA Crescita all’1% nel 2017. Pier Carlo Padoan tiene il punto e nonostante i dubbi dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio che ha bocciato la nota di aggiornamento del Def («daremo l’ok solo se il documento programmatico che il governo invierà a Bruxelles conterrà previsioni diverse») ribadisce le stime sul Pil del prossimo anno. Stime, ha spiegato il ministro dell’Economia, alle quali si arriva sommando lo 0,4% di crescita prodotta dalla manovra in preparazione allo 0,6% del quadro tendenziale previsto per il prossimo anno. L’insieme delle misure espansive valgono 22,5 miliardi secondo le stime del Tesoro. Padoan (che ha ribadito la stima di un indebitamento netto del 2%) non ha comunque voluto drammatizzare le divergenze con l’Upb spiegando che tra le previsioni del governo e quelle dell’organismo parlamentare «c’è uno scarto contenuto, che a noi sembra non significativo». Il ministro ha illustrato in Parlamento le linee guida della legge di Bilancio che sarà varata sabato prossimo. Gli interventi per le politiche sociali avranno un effetto sul Pil dello 0,1% e saranno coperte da uno stanziamento di 3,15 miliardi. Nelle spese sociali, ha spiegato il ministro, «sono comprese l’adeguamento delle pensioni minime e risorse per le famiglie, il capitale umano e i rinnovi contrattuali nel settore pubblico». La rimozione delle clausole di salvaguardia sugli aumenti dell’Iva (serviranno 15,1 miliardi) avrà un effetto positivo sul Pil dello 0,3%. Nella legge di bilancio, inoltre, saranno destinati 4,2 miliardi ai capitoli sviluppo e competitività, di cui 3,8 miliardi per la prima voce e il restante per la seconda. Nel pacchetto, ha spiegato Padoan, ci sono «maggiori investimenti in opere pubbliche e messa in sicurezza delle scuole», ma anche il rifinanziamento del Fondo di garanzia per le Pmi e della nuova Sabatini, oltre alla «proroga dell’intero pacchetto di incentivi fiscali», Ecobonus, mobili e ristrutturazioni, «fortemente potenziato» per la sicurezza sismica. Quanto alle misure per la competitività sarà introdotto un iperammortamento per investimenti in industria 4.0, si rafforzeranno i crediti di imposta per investimenti in ricerca e sviluppo, nell’ambito della finanza per la crescita e si introdurranno i piani di risparmio individuali, con effetti che si estenderanno fino al 2019. Il ministro ha annunciato «un’ulteriore spending review e una revisione al ribasso di alcune voci di spesa e di fondi di dotazioni» precisando che queste misure avranno un impatto negativo sulla crescita dello 0,2%. Nella tabella depositata alla Camera durante l’audizione sull’aggiornamento del Def si legge in particolare che i «tagli di spesa» per il 2017 daranno coperture per 2,64 miliardi. In mattinata Padoan aveva risposto al commissario Ue per gli Affari economici e finanziari Pierre Moscovici, che due giorni fa aveva detto sì alla flessibilità chiesta dall’Italia «ma senza giocare con le regole». «Moscovici si riferiva alle regole, e infatti noi non giochiamo con le regole» ha replicato il ministro. Tornando alla manovra, trova conferma che il bonus diciottenni per attività e prodotti culturali sarà rinnovato nel 2017, con modalità simili a quelle di quest’anno e con una dotazione inferiore: 270 milioni contro i 290 milioni spesi nel 2016. Potenziamento in vista per il salario di produttività: interessati i redditi fino a 80 mila euro, contro i 50 mila di quest’anno. La cedolare secca al 10% riguarderà i premi fino a 4 mila euro lordi, il doppio rispetto ai 2 mila attuali. Taglio in vista ai contributi previdenziali delle partite Iva iscritte alla gestione separata dovrebbero scendere dal 27 al 26%. Infine il governo prepara un pacchetto scuola. Stabilizzazione in vista di 25 mila precari (20.000 posti comuni e 5 mila di sostegno) e via libera a un piano straordinario per assumere circa 10 mila Ata (ausiliari, tecnici e amministrativi).

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