Ossigeno per Atac, guai per il bilancio di Roma Capitale. A quattro giorni dalla scadenza del debito nei confronti delle banche da 167 milioni di euro che rischia di condannare al default l'Atac, ieri pomeriggio la giunta ha approvato un'operazione di salvataggio in extremis. Ora però bisognerà convincere il pool di banche (Mps, Bnl, Unicredit e Intesa San Paolo) che hanno un'esposizione nei confronti dell'azienda municipalizzata dei trasporti. Si salva l'Atac, ma poiché si rinvia di due anni il piano di rientro dell'azienda che ha un debito di 429 milioni nei confronti del Comune, si rischia di complicare in modo significativo l'approvazione del bilancio di previsione 2017. Assente la sindaca Virginia Raggi, impegnata alla riunione dell'Anci a Bari, l'esecutivo guidato dal vice Daniele Frongia ha varato un provvedimento che fa slittare l'applicazione del piano di rientro dell'Atac, in modo da liberare risorse che possano essere utilizzate a garanzia del debito nei confronti delle banche.
RINVIO
Più nel dettaglio ecco il meccanismo ideato da Andrea Mazzillo, nominato assessore al Bilancio dopo che per 35 giorni un posto tanto delicato è rimasto vacante: «La giunta ha approvato il piano di rientro del debito di Atac nei confronti di Roma Capitale che ammonta in totale a 429.551.538,28 euro - spiegano in Campidoglio -. Il provvedimento consentirà alla municipalizzata dei trasporti anche di rinegoziare il prestito da 167 milioni di euro concesso dalle banche finanziatrici e in scadenza al 16 ottobre 2016. Il piano di ammortamento presentato da Atac a Roma Capitale per il pagamento del debito prevedeva l'inizio dei pagamenti a partire da luglio 2017. Con la delibera passata in giunta, tale impegno viene differito a gennaio 2019. Questo consente ad Atac di aumentare, nel 2017 e 2018, la quota di capitale destinata alla restituzione dei 167 milioni di euro alle banche finanziatrici». In pratica: rispetto ai quasi 430 milioni di debito che Atac ha nei confronti di Roma Capitale, la giunta decide di congelare l'inizio dei pagamenti per due anni e in questo modo spera di convincere le banche che vi siano garanzie sufficienti perché le banche concedano una proroga per il rimborso del debito da parte di Ama.
Spiega l'assessore Mazzillo: «In Atac abbiamo ereditato una situazione critica e al fine di garantire la continuità del servizio, la giunta ha stabilito di agevolare la ristrutturazione del debito cumulato negli anni verso gli istituti di credito. Si tratta quindi di un passaggio importante nell'ambito di quel processo che dovrà condurre, in tempi ragionevoli, al risanamento di Atac».
CEROTTO
Il problema è che di fatto si sta tamponando la ferita, ma dal punto di vista pratico il piano di risanamento ancora non esiste, anche perché l'assessore al Bilancio e l'assessore alle Partecipate (Massimo Colomban), sono stati nominati solo una settimana fa, dopo l'impasse di oltre un mese che ha seguito le dimissioni di Marcello Minenna. L'assessore ai Trasporti, Linda Meleo: «La delibera approvata è una condizione che ci permetterà di ricontrattare il debito di Atac con le banche».