Senza simbolo, ma non senza corteggiatori gli ex Idv e altri centristi come Giuliano Di Nicola, l'assessore Giovanni Cocciante, Marco Cimoroni, Adrianno Durante e Angelo Mancini che un paio di giorni fa hanno avuto un incontro informale con il vice sindaco Nicola Trifuoggi, candidato sindaco, forse no. «Ci ha incontrati in maniera amichevole ha spiegato Di Nicola - ma noi abbiamo ribadito la nostra collocazione nel centrosinistra». In realtà il gruppo di consiglieri sarebbe già in parola per il sostegno insieme ai socialisti al candidato sindaco del centrosinistra. «Credo che il vice sindaco stia incontrando alcune forze politiche e della società civile in vista di una sua discesa in campo» ha spiegato Di Nicola. Insomma il vice sindaco, che non ha ancora sciolto il nodo di una sua candidatura a primo cittadino che gli sarebbe sollecitata da più parti, nell'attesa degli esiti del referendum sta comunque sondando il terreno. «Certo è che noi restiamo nel centrosinistra ha spiegato Di Nicola Non capisco per quale ragione dovremo cambiare dopo aver governato per cinque anni. Siamo stati sempre leali con la coalizione».
I PASSI Di recente il gruppo formato da Di Nicola & Co ha scritto un nota al capogruppo e al segretario comunale del Pd chiedendo una riunione di maggioranza tesa a fare chiarezza sulle prossime elezioni: dai programmi al perimetro della coalizione. «Del resto la scelta di un candidato sindaco non è un fatto privato del Pd ribadisce Di Nicola - Vogliamo parlare di metodi». Il gruppo centrista non ha intenzione di presentare un candidato alla primarie, ma la condizione è che siano primarie vere e non finte. «Non debbono servire a nessuno per avere un posto al sole ha tuonato Di Nicola ma solo a scegliere i candidato sindaco».
Collocazione tutt'altro che scontata, invece per la sinistra di Enrico Perilli (Rc) e Giustino Masciocco (Sel). Un cartello disposto ad allearsi per sostenere il candidato sindaco, ma non a partecipare alle Primarie. «Siamo impegnati sul referendum, dopo nulla sarà più come prima spiega Enrico Perilli Nel frattempo siamo anche impegnati sul fronte di un'alleanza di sinistra. Più ampia sarà la coalizione, più facile sarà trovare i nomi. Il Pd potrà fare proposte ma io penso che alle primarie noi non parteciperemo». Rifondazione è contraria alle consultazionni, così come Sel. «Il Pd faccia il proprio percorso ha continuato Perilli quando avranno il candidato valuteremo e decideremo se fare l'alleanza oppure no». «Il centrosinistra inteso in senso tradizionale è sparito, all'Aquila tuttavia vi sono delle condizioni diverse forse spiega Giustino Masciocco di Sel Il Pd in questa città sembra un poco più orientato a sinistra. Non è scontato che noi siamo nel perimetro di eventuali primarie. Certo, guardiamo con interesse la discussione». Anche Masciocco pone una eventuale alleanza quale alternativa alla partecipazione alle primarie. Tuttavia è ancora prematuro parlarne perché il 4 dicembre cambierà tutto. Ora siamo impegnati sul fronte del no. Poi guardiamo la discussione del Pd e apprezziamo che la facciano alla luce del sole, ma è prematuro parlare della nostra posizione. Ci sarà un prima e un dopo il referendum, l'attuale panorama politico potrebbe essere rivoluzionato». La sinistra, insomma crede nella riscossa nel caso in cui il front del no dovesse mandare a casa il premier Renzi e un Pd troppo centrista.