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Pescara, 25/07/2024
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Data: 15/10/2016
Testata giornalistica: Il Centro
La legge di bilancio - Bilancio, sblocco al turn over nella sanità. Misure per 24,5 miliardi. Oggi il varo, da lunedì all’esame della Commissione Ue, caccia alle coperture dell’extra deficit. Tutti i provvedimenti: stabilizzati tremila medici, bonus per le future mamme

ROMA La nuova legge di Bilancio avrà un impatto per il 2017 da 24,5 miliardi e, nelle intenzioni del governo, porterà la crescita al tanto agognato 1% pieno, con un deficit, però, che potrebbe essere indicato al 2,2-2,3%. La manovra poggia su tre pilastri: l’annunciato blocco delle clausole di salvaguardia, che da solo vale 15,1 miliardi, il pacchetto su investimenti e competitività che pesa 4,2 miliardi, le misure sociali e quelle su pensioni, lotta alla povertà e contratto degli statali per 3,1 miliardi. Al pacchetto si aggiungono 2 miliardi di effetto trascinamento delle misure già adottate con l’ultima legge di Stabilità. “Scompare” Equitalia ed è previsto un fisco “leggero” nei confronti dei contribuenti. Un miliardo in meno, invece, per il Fondo sanitario (112 miliardi il rifinanziamento invece che 113) e stabilizzazione di 3mila medici precari e 4mila infermieri. Previsto un bonus alle future mamme (800 euro) e bonus per aiutare le famiglie a sostenere le spese per l’asilo, anche se forse non subito ma durante l’iter parlamentare. E ancora. Sforbiciata alle slot nei bar con un “pacchetto giochi”. Sono alcuni dei dettagli dell’ultima ora che si aggiungono alle “grandi voci” della manovra (come il pacchetto pensioni) che il governo varerà oggi e che da lunedì passerà al vaglio della Ue. Per coprire il tutto, il governo conta prima di tutto su 8,5 miliardi di nuove entrate fiscali: oltre 5,8 miliardi saranno “permanenti” e arriveranno principalmente dalla lotta all’evasione Iva e da una stretta sull’aiuto alla crescita economica (Ace); gli altri 2,6 miliardi sono one shot e sono attesi dalla replica della voluntary disclosure (la nuova finestra per il rientro volontario dei capitali detenuti all’estero), dai giochi e dalla riapertura dell’assegnazione agevolata e dalle rivalutazioni di terreni e partecipazioni. A chiudere i conti interviene poi un extra deficit che potrà arrivare fino a quota 13,3 miliardi: una parte è legata alla decisione di salire al 2% nel rapporto deficit/Pil, e l’altra, equivalente, è quella da “contrattare” in Europa. Nell’attesa del varo definitivo,si rincorrono le voci e le indiscrezioni sulle misure a sostegno dei nuclei familiari e della natalità. In un articolo apparso ieri su Repubblica si parla di buono-nido universale e di un “premio” alle future mamme. Il primo consisterebbe in una erogazione di mille euro l’anno per i bambini da zero a tre anni, destinata a tutte le famiglie indipendentemente dal reddito; l’altra misura sarebbe una sorta di contributo che le coppie potrebbero ricevere prima della nascita del figlio, 800 euro destinati a far fronte alle prime spese e alla diagnostica. Infine, ci sarebbe pure la stabilizzazione del “bonus bebè” che già prevede 80 euro al mese per i bambini da zero a tre anni ma riguarda solo chi ha un basso reddito. Queste misure, spiegano però a Palazzo Chigi, non è detto che vengano avviate quest’anno. Per gli interventi più strettamente di natura fiscale bisognerà invece attendere la Legge di stabilità 2018. E la crescita? «Avremmo bisogno oggi di fare più deficit per investire ma per fare ciò oggi bisognerebbe cambiare le regole del fiscal compact» ha detto ieri il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, ospite di RepubblicaTv. «Finché le regole non cambiano noi le rispetteremo - ha aggiunto - ma combatteremo per cambiarle».

Sparisce Equitalia, non esclusa la rottamazione delle cartelle. Fondo sanitario con un miliardo in meno. Incentivi per le aziende, conferma per l’ecobonus e rafforzato il sismabonus. Tutti i provvedimenti: stabilizzati tremila medici, bonus per le future mamme

ROMA Equitalia che scompare (forse riassorbita dall’Agenzia delle Entrate) e un fisco light nei confronti dei contribuenti. Un miliardo in meno per il Fondo sanitario (112 invece che 113). Bonus alle future mamme (800 euro) e bonus per aiutare le famiglie a sostenere le spese per l’asilo. Sforbiciata alle slot nei bar con un “pacchetto giochi”. Sono alcuni dei dettagli dell’ultima ora che si aggiungono alle grandi voci della manovra. Ecco le principali novità in arrivo. Via Equitalia. Non è ancora noto se sarà assorbita dall’Agenzia delle Entrate e attraverso quali meccanismi opererà per il recupero dell’evasione. Si tratterebbe però di una norma ordinamentale, quindi incompatibile con la manovra. Potrebbe quindi viaggiare come collegato insieme ad una riforma fiscale più complessiva (catasto, processo tributario e semplificazioni varie). Non esclusa nemmeno la rottamazione delle cartelle, con l’eliminazione delle sanzioni e interessi limitati al 3%. L’incasso stimato è di circa un miliardo. Famiglia, spunta bonus 800 euro a future mamme. Si tratterebbe di un contributo che le coppie potrebbero ricevere prima della nascita del figlio, 800 euro per far fronte alle prime spese. A questi si aggiungerebbe un bonus per il nido. Oltre a continuare con l’applicazione del piano contro la povertà il governo sta però studiando anche un sostegno ai nuclei che abbiano da due figli in su. Si tratterebbe di famiglie non sotto la soglia di povertà, per le quali appunto opera il Piano, ma comunque in difficoltà. Nuovi fondi in arrivo anche per la non autosufficienza. Concorso per 10mila. Stabilizzati medici e infermieri precari. Nel pubblico impiego riapertura del turnover e quindi possibili concorsi pubblici per 10mila posti (tra infermieri, forze dell’ordine e forse medici). Per il 2017 saranno stabilizzati 3mila medici precari e 4mila infermieri. In manovra potrebbe entrare anche un pacchetto di assunzioni per il mondo della scuola, tra personale Ata e stabilizzazione di 25mila insegnanti precari. Possibile conferma del bonus per i 18enni. Conferma ecobonus e sismabonus rafforzato. Saranno confermate le attuali agevolazioni per le ristrutturazioni (al 50%) e per l’efficienza energetica (al 65%), compreso il bonus mobili introdotto lo scorso anno (sempre al 50%). Dovrebbe invece essere «fortemente potenziato» il sismabonus, cioè lo sconto per i lavori di messa in sicurezza antisismica. L’agevolazione dovrebbe passare almeno dal 50% al 65%. Per le imprese incentivi e meno tasse. Conferma del superammortamento al 140% e iperammortamento al 250% per gli investimenti in innovazione, sgravi aggiuntivi per quelli in ricerca e sviluppo. Per le imprese scatterà da gennaio anche la riduzione dell’Ires dal 27,5% al 24%. Attenzione anche alle Pmi con l’introduzione dell’Iri (sempre al 24%) e una riduzione dei contributi per gli autonomi iscritti alla gestione separata Inps (al 26%) sul fronte fiscale e con il rifinanziamento del Fondo di Garanzia (per 900 milioni) e della “Nuova Sabatini”. Possibili risorse anche per il Made in Italy. In forse sgravio assunti, raddoppia su premi produttività. Novità in arrivo anche per i lavoratori, che potranno contare sul raddoppio dello sgravio fiscale sui premi di produttività. La cedolare secca al 10% si applicherà infatti ai premi fino a 4mila euro e per redditi fino a 80mila. Ancora non è stata presa una decisione, invece, sulla decontribuzione. Coperture, tra voluntary bis e poca spending. Le coperture arriverebbero dalla spending (2,6 miliardi), una riduzione di 1 miliardo al rifinanziamento del fondo sanitario rispetto a quanto fino ad oggi programmato, poco meno di 2 miliardi dalla voluntary mentre altri 3-4 dalla rimodulazione (trimestrale) dei pagamenti Iva (insieme a reverse charge e split payment). Circa 1,5 miliardi potrebbe arrivare dalla rimodulazione dell’Ace. Tra i 60-80 milioni dovrebbero arrivare dalla base d’asta della gara per la licenza del SuperEnalotto e 1 miliardo dalle frequenze. La scelta di indicare il deficit al 2,2% aumenterebbe le risorse impiegabili di 3,5 miliardi che salirebbero ad oltre 5 con un deficit programmato al 2,3%.


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