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Pescara, 25/11/2024
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15/10/2016
Il Centro
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Brioni, segnali positivi «Non va via più nessuno». Dopo l’uscita di 200 lavoratori, la dirigenza ha assicurato nell’incontro in Regione che non ci saranno licenziamenti. L’assessore Petrucci: non abbassiamo la guardia |
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PENNE È stato un incontro positivo quello che si è tenuto ieri in Regione tra la dirigenza Brioni, il vicepresidente Giovanni Lolli, le sigle sindacali e le rsu dei lavoratori. È stato messo un punto ufficiale alla vertenza, chiusa già da qualche tempo, e sono stati snocciolati i numeri di quel che è stato il sacrificio dei lavoratori per far fronte alla necessità dell’azienda sartoriale pennese di riequilibrare il mercato tra produzione e commesse. Complessivamente, sono usciti circa 150 lavoratori e la riduzione di orario ha permesso a circa 200 dipendenti di salvare il posto. Altri lavoratori sono stati mantenuti grazie alle manovre di insourcing, ovvero riportando alcune lavorazioni “esternalizzate” all’interno dei reparti. Non è stata toccata più di tanto la decisione di separarsi dal creativo Justin O'Shea, arrivato in Brioni lo scorso aprile e uscito dopo meno di 7 mesi di direzione. O'Shea, barba e tatuaggi, preso al posto di Brendan Mullane con la speranza di intercettare più fette di mercato, non ha avuto i risultati auspicati. Tra le sue iniziative, la scelta di rilanciare il logo dell’azienda in stile gotico, il défilè “Paris One” dello scorso luglio, la scelta di scegliere il gruppo rock dei Metallica come testimonial e una nuova modalità di vendita dei capi: il see now-buy now, vale a dire la vendita degli abiti attraverso appuntamenti privati il giorno seguente il défilé e prontamente disponibili nei flagship store del brand, sul sito Brioni. I vertici dirigenziali della maison sartoriale vestina si sono limitati a dire che la collezione autunno inverno 2017, disegnata dallo stilista australiano O’Shea, non sfilerà nelle passerelle ma sarà presentata a novembre ai buyer nello show-room di Milano. «L’azienda ha comunicato che i licenziamenti forzosi non li ha fatti e non li farà. La riorganizzazione sarà un punto di forza per il rilancio del marchio e presto la sede industriale di Penne vedrà il completamento dei lavori di ristrutturazione. Abbiamo deciso di chiudere il tavolo di lavoro anche al Mise, a Roma, in modo da capire anche se l’azienda avrà la possibilità di accedere a bandi e finanziamenti», ha spiegato Stefano Di Crescenzo della Cisl. Insomma, in casa Brioni il peggio sembra lasciato alle spalle e ora non resta che ritrovare la giusta via per tornare al vertice del mercato del lusso. «È stato un incontro positivo dove sono emersi segnali importanti sia per l'occupazione sia per la permanenza di Brioni a Penne e nell'area vestina», afferma l’assessore alle Attività produttive del Comune di Penne Gilberto Petrucci, al termine del tavolo tecnico, al quale hanno preso parte anche i rappresentanti di Confindustria. «L’azienda ha confermato che non ci saranno licenziamenti e che, con il nuovo piano industriale, sarà programmato il rilancio del brand. Ovviamente non bisognerà abbassare la guardia: i lavoratori hanno già contribuito con mobilità volontaria incentivata e riduzione dell’orario di lavoro. Grazie al lavoro svolto dal vice presidente Lolli», osserva Petrucci, «il Comune di Penne è stato inserito nell’elenco nazionale delle aree di crisi non complesse e ciò consentirà l’erogazione di fondi e nuovi investimenti sul territorio. A breve», conclude Petrucci, «presenteremo anche un patto per lo sviluppo per rilanciare l’area industriale pennese attraverso un pacchetto di agevolazioni fiscali per nuove imprese».
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