VASTO Un parcheggio sotterraneo là dove oggi, a più riprese, spuntano bivacchi e tende di senza casa e nomadi di passaggio in città. La vecchia stazione di piazza Fiume a Vasto, da più di dieci anni in disuso, smessa la funzione estiva di comodo piazzale a servizio della marina, con 700 posti auto gratuiti, diventa per il resto dell'anno una grigia terra di nessuno. E' Marco di Michele Marisi, attivista di centrodestra e responsabile dell'associazione Giovani in Movimento, a tornare sulla questione, con una spietata analisi: «Il vecchio scalo ferroviario, così come l'area di risulta e le zone a ridosso della pista ciclabile dice tra l'altro sono in uno stato di degrado e di abbandono. Segno evidente della mancata percezione del territorio da parte di un'amministrazione comunale, quella attuale, che fa esattamene il paio con quella precedente. Nulla è cambiato dal vecchio al nuovo aggiunge Marisi mentre i problemi di sicurezza, non solo in quei posti, si aggravano». Secondo il responsabile di Giovani in Movimento va realizzato l'impianto d'illuminazione, così da scoraggiare i bivacchi improvvisati che tolgono decoro, tutta la zona dev'essere tenuta pulita e in ordine, mentre i vigili urbani andrebbero impiegati per la sorveglianza della pista ciclabile, che, ora poco sicura, rischia di venir meno alla sua importante funzione. Una mano a riqualificare la grande superficie potrebbe arrivare da un originale progetto: è quello degli allievi della classe quinta A, costruzioni, ambiente e territorio, dell'Istituto Palizzi di Vasto.
LA PROPOSTA«L'area di progetto sottolinea il preside, Nino Fuiano - coinvolge tutte le discipline e prevede una proposta volta al recupero di uno dei luoghi simbolo della città. Già da qualche giorno i ragazzi, coordinati dai docenti, sono al lavoro. L'ipotesi dice ancora il dirigente scolastico - prevede un parcheggio interrato sul quale passerà la pista ciclabile già inserita nel progetto della Via Verde. Sono state pianificate azioni volte al recupero degli immobili della vecchia ferrovia e alla valorizzazione delle aree circostanti. Dopo la fase teorica gli studenti stanno mettendo in pratica quanto studiato». Fuiano spiega che i diplomandi avranno modo di confrontarsi anche con i tecnici di Provincia e Comune e conclude: «Il corso di Costruzioni, ambiente e territorio dà di nuovo il suo contributo allo sviluppo urbanistico di Vasto: lo fa dal punto di vista tecnico attraverso la progettualità, senza prescindere dall'aspetto storico e culturale, fondamentale in un intervento di recupero».