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Data: 17/10/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Ed.nazionale - Rifiuti anche in Abruzzo. La Regione aiuta il Comune di Roma

Zingaretti aiuta la Raggi a evitare l'emergenza rifiuti. Sia chiaro, è una semplificazione, ma la delibera approvata dalla giunta regionale l'altro giorno è comunque un tassello fondamentale per evitare che il complesso puzzle della gestione della spazzatura della Capitale salti. Il provvedimento consente di portare i rifiuti indifferenziati in un impianto di trattamento in Abruzzo. Si parla di 170 tonnellate al giorno, un quantitativo non elevato rispetto al totale di 3.000 tonnellate giornaliere che Roma deve trattare, ma comunque una boccata di ossigeno di cui il fragile sistema della Capitale non può fare a meno.
ALL'ESTERO A questo si aggiunge l'altro canale, sempre per alleggerire gli impianti Tmb romani (due di Ama e due del gruppo Colari), del trasporto all'estero a partire dal 5 novembre, quando nell'arco di un anno 120mila tonnellate di rifiuti indifferenziati andranno, trasportati in treno, in Austria e in Germania. Su questa seconda opzione, del tutto inedita perché Roma non ha mai portato indifferenziato oltre i confini italiani, pesa però l'incognita del ricorso al Consiglio di Stato del gruppo Colari, secondo il quale esisterebbero nel Lazio impianti sufficienti per trattare i rifiuti della Capitale.
Ma torniamo al provvedimento della giunta regionale: nello specifico la delibera consente l'estensione della validità dell'accordo tra la Regione Lazio e la Regione Abruzzo «per il trattamento di una aliquota dei rifiuti urbani non pericolosi aventi codice prodotti nel territorio di Roma Capitale al fine di permettere il raggiungimento dell'autosufficienza delle capacità di trattamento. L'accordo tra le regioni, sottoscritto la prima volta nell'ottobre del 2014, è stato prorogato fino al 16 ottobre del 2017, nel rispetto delle normative comunitarie e nazionali in materia di rifiuti e per evitare emergenze nel comune di Roma Capitale».

L'AQUILA La Regione - anche per evitare procedure di infrazione - sottolinea che il Lazio è autosufficiente, ma poiché la differenza tra rifiuto prodotto e capacità degli impianti è ancora troppo esigua si lascia aperta la possibilità di andare in Abruzzo. Altra motivazione data nella delibera: le necessità legate agli ultimi mesi del Giubileo. I rifiuti andranno nell'impianto dell Aciam SpA di Aielli, in provincia dell'Aquila. «La stessa AMA Spa - precisano in Regione, all'assessorato guidato da Mauro Buschini - ha chiesto, lo scorso 12 agosto 2016, l'estensione dell'accordo per un ulteriore anno». Prima del via libera del Lazio, c'era stato un analogo provvedimento dell'Abruzzo.
Perché si può dire, con una semplificazione, che Zingaretti aiuta la Raggi (così come aveva fatto con Marino)?

LIMITI Anzi: con una immagine ancora più effervescente si può affermare che Daniele Fortini (ex presidente dell'Ama oggi consulente della Regione per i rifiuti) aiuta Paola Muraro (assessore comunale all'Ambiente che in una diretta streaming attaccò duramente proprio Fortini). In pratica, senza la soluzione alternativa dell'Abruzzo, per quanto legata a piccoli quantitativi, Roma sarebbe più vicina all'emergenza. Quando la spazzatura resta per strada è anche perché gli impianti di Tmb di Rocca Cencia e Salario, di Ama, e quelli di Colari a Malagrotta, non riescono a trattare tutti i rifiuti prodotti, malgrado una parte vada anche in due impianti di trattamento delle province di Frosinone e Latina.

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