Iscriviti OnLine
 

Pescara, 25/07/2024
Visitatore n. 738.564



Data: 17/10/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
«Primarie di coalizione per il futuro candidato Pd». L'assessore regionale Dino Pepe lancia l’input: il Rettore D’Amico la sorpresa?

«Il futuro candidato sindaco del Pd? Lo sceglieranno i cittadini». Parola dell'assessore regionale Dino Pepe. «Per il bene della città spiega l'esponente teramano in Regione- la strada migliore è dare la parola e la scelta ai cittadini attraverso uno strumento democratico che ci contraddistingue da sempre: le primarie di coalizione». Una consultazione allargata che coinvolgerà anche candidati che non dovranno essere solo ed esclusivamente tesserati del Pd. «Al nostro interno precisa Pepe - abbiamo donne e uomini capaci di portare avanti un progetto concreto di rinascita della città, ma siamo aperti a tutti i contributi che arriveranno, anche dall'esterno, al solo ed unico scopo di rappresentare una forza che sia realmente espressione del territorio e dei bisogni della città». La posizione è condivisa anche dagli altri rappresentanti regionali del territorio: i consiglieri Sandro Mariani e Luciano Monticelli. «E' ormai un dato di fatto aggiunge Pepe - che l'amministrazione comunale che guida Teramo stia vivendo una grave crisi. Crisi interna di stampo politico che rappresenta un grave stallo amministrativo con ripercussioni, evidenti e gravi, su tutta la città. Teramo porta i segni di questo clima e, inevitabilmente, si alimenta il dibattito sul futuro. Futuro politico e non solo, perché qui c'è da ricostruire, prima ancora che governare». Secondo l'assessore, il Pd teramano sta lavorando bene. «Sta costruendo ossatura e amalgama, forte di un lavoro intenso, quotidiano in molti casi non soltanto di contestazione ma anche di proposizione con il lancio di progetti ed idee e secondo uno stile che a me piace molto». Impazza il toto-nomi: il primo è quello del candidato naturale del Pd, Gianguido D'Alberto, capogruppo in Consiglio, che si è fatto le ossa in minoranza, e che, dopo l'uscita di Manola Di Pasquale, ha assunto uno stile più incisivo e determinato. C'è poi Giovanni Cavallari, ex consigliere comunale ma anche ex candidato sindaco, che si è ritirato in corsa, e che adesso sarebbe pronto a tornare in sella, cercando di accaparrarsi anche qualche scontento del centrodestra. Circola anche un altro nome: quello del Rettore Luciano D'Amico, apprezzatissimo da Luciano D'Alfonso: a dire il vero la voce di una possibile candidatura del Rettore, che gode di buona fama per aver risollevato le sorti dell'Ateneo, è stata messa in giro, forse ad arte, da esponenti del centrodestra. Gradito anche il nome dell'attuale presidente della Provincia Renzo Di Sabatino, che però appare abbastanza restio. In ballo ci sono anche diversi esponenti della società civile, persone conosciute anche se meno esposte mediaticamente. E Dodo Di Sabatino? Per il momento resta in maggioranza: il suo recente incontro in un bar del centro con Paolo Gatti, che gli ha ricordato di aver firmato il famoso Patto di prospettiva, chiedendogli espressamente una tregua fino all'esito del referendum del 4 dicembre, sembra essere un messaggio anche per il sindaco Maurizio Brucchi.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it