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Pescara, 25/07/2024
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Data: 18/10/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Equitalia, addio sanzioni per le cartelle del 2015. Escluse l’Iva e le multe

ROMA «Come avevamo promesso diciamo basta ad Equitalia e mettiamo un meccanismo per cui le tasse si pagano ancora, ma se uno si dimentica o è in difficoltà non deve avere un fisco vessatorio che gli applica dei super interessi». Matteo Renzi infierisce sulla società di riscossione destinata ad essere assorbita, entro il primo semestre del 2017, all’interno dell’Agenzia delle entrate. Ieri il premier ha alzato il livello di asprezza nei confronti dell’azienda affermando di essere «contro il fisco vampiro che cerca di fare cassa con le difficoltà di uno». È ormai evidente che Palazzo Chigi punta a stravolgere, almeno nelle intenzioni, la strategia contro gli evasori fiscali. Cercando allo stesso tempo di scacciare l’accusa di incentivare o addirittura di premiare, attraverso i due provvedimenti in gestazione (la rottamazione delle cartelle esattoriali e la voluntary disclosure bis), chi ha frodato lo Stato. Tutti i soloni che dicono che così si incrementa l’evasione vorrei ricordare. E a proposito del rientro di capitali il governo vuole una voluntary disclosure più ampia del passato, estesa anche al contante, con l'obiettivo di far emergere denaro che, tornato nel circuito regolare diventerà poi fonte di tassazione futura. L’ipotesi prevedrebbe anche una prelievo forfait (attorno al 35%) e, come per la passata voluntary disclosure sanerebbe gli aspetti fiscali. In questo quadro, il governo si prepara a lanciare, appunto, la rottamazione dei ruoli dalla quale ci si attende un incasso ambizioso: 4 miliardi di euro. Come sarà strutturato il provvedimento? Qualche indicazione l’ha offerta ieri il viceministro all’Economia, Zanetti. La rottamazione delle cartelle di Equitalia, ha detto, sarà «su tutte quelle ricevute fino a fine 2015, mentre sul 2016 si sta valutando». Per Zanetti «rimarranno l’importo dovuto a titolo di imposta e l’interesse legale, che è molto basso». Insomma sanzioni e interessi di mora, che in via ordinaria possono far decollare il debito fino al 200% rispetto alle tasse evase, saranno cancellate. Mentre i tecnici progettano anche il colpo di spugna sugli eventuali reati penali connessi all’illecito amministrativo. A patto che il procedimento non abbia portato all’apertura del processo. Quali imposte si potranno rottamare? Tutte, con l’eccezione dell’Iva (che è comunitaria e sfugge alla giurisdizione italiana) e forse delle multe automobilistiche. Ma su questo aspetto la discussione è aperta. Tra i nodi: per quanto tempo tenere aperta la finestra per infilarsi dentro la sanatoria. Una ipotesi indica 36 mesi con la possibilità di rateizzare il debito anche se bloccare la riscossione così a lungo potrebbe rappresentare un rischio. Altro problema sul tappeto: i contribuenti che versano a rate ed hanno già pagato il 70-80% della cartella con interessi e sanzioni potranno aderire alla nuova regolarizzazione e considerare assolto il proprio debito?

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