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Pescara, 25/07/2024
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Data: 19/10/2016
Testata giornalistica: Clickmobility
Recupero evasione - Seta: meno multe e più viaggiatori paganti. Con un comunicato stampa l'azienda di tpl emiliana, ha reso noti i dati relativi al recupero dell'evasione.

I dati relativi al periodo luglio 2015-settembre 2016 evidenziano un calo delle multe e l'aumento dei viaggiatori. Le sanzioni agli abbonati per mancata convalida ammontano all' 0,55% del totale

La rilevazione condotta tra luglio 2015 e settembre 2016 evidenzia che nei tre bacini coperti dal servizio si registra un trend positivo: a parità di controlli diminuiscono le sanzioni e aumentano i viaggiatori paganti. “L’azione contro l’evasione tariffaria - afferma nella nota Vanni Bulgarelli, Presidente di Seta - è finalizzata a produrre comportamenti corretti e non a fare cassa. Su 90 mila sanzioni emesse, meno di 500 riguardano abbonati che non hanno timbrato la tessera a ogni salita. L’80 per cento delle multe sono a carico di chi era privo di titolo di viaggio o con biglietto non convalidato. L’attuale normativa è foriera di disagi per gli utenti ed è antieconomica per le aziende. Auspichiamo un chiaro pronunciamento della Regione e delle autorità competenti con provvedimenti chiari e regole uniformi per tutti i bacini provinciali”.

“La nostra posizione in merito è nota - continua il Presidente Bulgarelli - Seta non trae alcun beneficio dalle sanzioni per mancata convalida degli abbonamenti personali ad ogni salita, ma l’obbligo previsto dalle leggi ha una sua ragione. I dati fanno chiarezza e smentiscono opinioni più o meno strumentali. L’azione di Seta contro l’evasione tariffaria si concentra su coloro che non hanno titolo di viaggio o provano ad eludere il pagamento a scapito degli altri cittadini e del servizio pubblico”.
“Negli ultimi dodici mesi – prosegue Bulgarelli - sui mezzi Seta di Modena, Reggio Emilia e Piacenza sono state emesse circa 90 mila sanzioni (per la precisione: 89.784), in sensibile calo rispetto al periodo precedente, mentre registriamo un incremento di viaggiatori paganti. Di queste, ben 62.052 (pari al 69,11%) sono state a carico di passeggeri sprovvisti di titolo di viaggio, mentre quasi altre 10 mila sanzioni (pari al 10,91%) hanno colpito chi, pur in possesso del biglietto, non lo aveva convalidato. In totale, dunque, 8 multe su 10 emesse dal personale di verifica vanno a sanzionare soggetti che altrimenti avrebbero viaggiato abusivamente.

Per contro, le sanzioni da 6 euro emesse a carico degli abbonati che non hanno ottemperato all’obbligo di convalida sono state – sempre nel periodo luglio 2015-settembre 2016 – appena 491, pari allo 0,55% del totale. Se si considera, poi, che l’incasso di queste sanzioni ha fruttato un importo complessivo inferiore ai 3 mila euro, è del tutto evidente come questa normativa sia non solo foriera di disagi per gli abbonati, ma anche antieconomica per le aziende che devono applicarla. Segnalo che nel bacino di Modena, dove da molti anni è in vigore l’obbligo, queste sanzioni sono state, in un anno, appena 59 mentre nel bacino reggiano - dove solo da gennaio scorso è in vigore la convalida obbligatoria disposta dalle autorità competenti - sono state 432”. Non a caso Seta nei mesi scorsi aveva sospeso temporaneamente le sanzioni e ripreso l’attività di informazione.

Come più volte ricordato, l’obbligo di convalida è sancito dall’art. 40 della Legge Regionale di regolamentazione del trasporto pubblico n. 30/1998; la sua applicazione nei singoli bacini provinciali è regolata con modalità e tempistiche definite dagli Enti Locali e dalle Agenzie per la Mobilità. Laddove introdotto, pertanto, l’obbligo costituisce una prescrizione chiara ed ineludibile, che Seta è tenuta ad osservare ed a far rispettare da parte degli utenti. Seta, pertanto, si limita ad organizzare e gestire l’attività di verifica sulla base delle disposizioni in materia emanate dalle autorità competenti.

Alla luce di quanto sopra esposto, quindi, per Vanni Bulgarelli la conclusione è naturale: “Seta saluterebbe con favore un’eventuale modifica dell’attuale normativa sull’obbligo di convalida che la Regione Emilia-Romagna o altri enti decidessero di approvare, purché tale modifica fosse incardinata in un provvedimento complessivo e chiaro, con regole uniformi per tutti i bacini provinciali. L’ultima cosa di cui gli utenti e le aziende di trasporto pubblico hanno bisogno, infatti, è la compresenza di regole diverse in territori contigui. Ricordo che il decreto sui servizi pubblici locali in via di approvazione prevede l’obbligo di convalida anche degli abbonamenti, ad ogni salita sui mezzi”.

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