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Pescara, 25/07/2024
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Data: 20/10/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Guerra dei porti. Ortona. Il sindaco: noi alleati con Civitavecchia. D’Ottavio contro il decreto sull’asse con Ancona «Con la città laziale accordo funzionale e strategico»

ORTONA. È previsto per oggi, alle 17,30, nella Sala Eden di Ortona, un incontro tra la cittadinanza ed EcoLan che dal 1° ottobre gestisce i servizi di igiene urbana della città. La società pubblica, partecipata dal Comune di Ortona, è subentrata ad Ortona Ambiente e oggi informa i cittadini delle novità in corso. Verranno comunicate le strategie, il nuovo progetto e sarà spiegato il corretto conferimento dei rifiuti prodotti dalle utenze non domestiche, quali artigiani, commercianti o esercenti.ORTONA Ortona-Civitavecchia separati da un decreto, ma il “matrimonio” è tutt’altro che saltato. La partita sulla riforma delle autorità portuali che ha ufficialmente collocato lo scalo ortonese nel sistema portuale di Ancona non è affatto chiusa. Lo ha detto ripetutamente la Regione tramite il presidente Luciano D’Alfonso e il consigliere regionale con delega ai trasporti, Camillo D’Alessandro, e ora lo ribadisce anche il sindaco Vincenzo D’Ottavio. Prende parola il primo cittadino in merito alla questione che scalda la piazza e tiene in bilico la città su quelle che saranno le sorti del porto, in merito al suo sviluppo economico e dei traffici commerciali. «Sebbene ci sia un decreto che ci pone sotto l’autorità portuale di Ancona», sostiene D’Ottavio, «credo che sarebbe più funzionale e strategica l’alleanza con Civitavecchia, come d’altronde già indicato dalla Regione ed in primis da D’Alfonso». Quella del sindaco è una presa di posizione netta, che fa ben capire il suo appoggio alla politica regionale, la quale continua a premere per l’“asse” Ortona-Civitavecchia. Il progetto, portato avanti anche grazie al lavoro dei promotori dell’alleanza strategica tra i porti di Abruzzo e Lazio, Antonio Nervegna ed Euclide Di Pretoro, non si è arrestato. Pertanto la questione continua a tenere banco e si vive in una sorta di limbo, che pone lo scalo ortonese in una situazione di presenza dentro l’autorità portuale di Ancona ma contemporaneamente indirizzato verso Civitavecchia. La diatriba scalda gli animi anche tra le fazioni politiche. Le ultime scintille hanno riguardato il consigliere comunale di Forza Italia, Tommaso Cieri, e quello regionale Camillo D’Alessandro. Il primo ha lanciato l’appello affinché si riallaccino i rapporti con Ancona e si solleciti con essa un confronto che porti a un piano di sviluppo collaborativo. Dall’altra parte D’Alessandro ha fatto notare che quello di stringere l’alleanza con Civitavecchia è una volontà di tutte le organizzazioni imprenditoriali sancita attraverso un documento congiunto, con il quale si chiede alla Regione e al ministero, l’intesa con l'Autorità portuale laziale. Nelle ultime settimane Confindustria Chieti-Pescara, attraverso un comunicato, ha dichiarato il suo sostegno al passaggio dei porti abruzzesi dall’autorità portuale delle Marche a quella di Civitavecchia. «La battaglia viene portata avanti da mesi», ha spiegato, «assieme alle altre associazioni di categoria per sostenere i legittimi interessi delle imprese associate e dell’economia del territorio che potrebbe essere rilanciata dalla creazione dell’autorità portuale Tirreno-Adriatica».

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