Iscriviti OnLine
 

Pescara, 25/07/2024
Visitatore n. 738.564



Data: 20/10/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Lady di ferro sotto attacco «Quante falsità su di me...». La direttrice generale Cristina Gerardis si difende e replica: «Rubo lo stipendio?. D’Alfonso vuole sostituirmi? Ho un forte senso di responsabilità e sono tranquilla»

L'AQUILA «Nessun ritardo sui fondi europei». Forte del suo «senso di responsabilità per il ruolo che rivesto», il direttore generale della Regione, Cristina Gerardis, sferra la sua risposta condita di dettagli ai consiglieri regionali di Forza Italia Mauro Febbo (capogruppo) e Lorenzo Sospiri. I quali l'accusano di ritardi, lentezze, disorganizzazione e anche di «rubare lo stipendio alla Regione», quindi agli abruzzesi, lasciando trapelare imminenti future cacciate della direttrice "lady di ferro" dalla sua poltrona. Motivo del battibeccare da un paio di giorni è il lavoro che la Regione sta facendo sulla programmazione 2014/2020 dei fondi europei, ossia quelli che daranno sostegno, tramite bandi, alle imprese con occhio di riguardo, anticipa Gerardis, «per l'imprenditoria femminile, per le start up, per gli under 30». Stando a Febbo e Sospiri, che alla volta della direttrice generale hanno sventolato un articolo del Sole 24 Ore (senza indicare la data, fa notare la Gerardis) in cui si dice che «l’Abruzzo è fanalino di coda per la spesa dei fondi europei», la Regione si trova in uno stallo totale. La colpa? Della Gerardis. Di qui la girandola di ipotesi sulla volontà del presidente Luciano D'Alfonso di sostituirla (destituirla?) con altre figure, più fidate e dalfonsiane, come Guido Dezio e Rosaria Ciancaione. Ipotesi smentite dalla chiamata in causa, che dopo una prima risposta più vivace sui social, recupera freddezza professionale e argomenta. Dottoressa Gerardis, ma l'Abruzzo è davvero in ritardo sulla spesa dei fondi europei? «Nulla di più falso. Non ho interesse a coprire la verità e dico con assoluta serenità che non è vero che la Regione è in ritardo sui fondi europei. Un rischio che non esiste, semplicemente. Lo dico perché conosco il livello eccellente del lavoro fatto in un paio di anni sul tema della programmazione 2014/2020. Sulle risorse Europee riguardanti Fers e Piano di sviluppo rurale, siamo in una fase in cui parlare di spesa è prematuro. Quanto al Psr, in particolare, preciso che viaggia a ritmi attuativi importanti e, infatti, a oggi sono stati già attivati 7 nuovi bandi». E l'Unione Europea che cosa dice in proposito? «La scorsa settimana, a Bruxelles, abbiamo incontrato i nostri referenti della Commissione europea. Ebbene, abbiamo ricevuto piena soddisfazione non solo sui tempi, ma anche sulle modalità con cui stiamo operando. Il Veneto che è la regione virtuosa nella pubblicazione dei bandi, ad esempio, ha iniziato a maggio. C'è da tenere conto che abbiamo pronto un adeguato sistema di monitoraggio informatico della spesa e, dunque, siamo già preparati alla “fase due”, quella più operativa. Nei prossimi 2-3 mesi, poi, faremo uscire una decina di bandi e ci metteremo così in linea con le regioni più virtuose, oltre al Veneto anche le Marche, che hanno iniziato pochi mesi fa. Ma all'Europa ho anche fatto notare che l'Abruzzo non può essere sovrapponibile al Veneto, perché noi avevamo un ritardo pesante già sui fondi 2007-2013, per riparare il quale abbiamo dovuto investire risorse umane e tecniche. E ancora non finiamo». Allora, perché questo attacco al suo operato? «Ci sono motivazioni politiche, solo che io sono un tecnico, non faccio politica. Tra l'altro i due consiglieri regionali nei loro attacchi sovrappongono più argomenti facendo confusione. Ad esempio l'articolo del Sole 24 Ore da loro citato riguarda non la programmazione in corso, bensì quella 2007/2013, sulla quale avrebbe dovuto incidere la passata giunta, ed effettivamente, in quella classifica, l’Abruzzo era 19ª per la spesa del Fse e decima per la spesa del Fesr. Questa giunta ha dunque lavorato per riparare un pregiudizio ereditato dal passato, inaugurando nel contempo una modalità innovativa nella programmazione 2014/2020: lo testimoniano il Patto per lo sviluppo, il Masterplan per il Sud, la Carta di Pescara». Come spiega questo silenzio del presidente D'Alfonso? Non ha speso una parola per difenderla. «Con D'Alfonso parlo tutti i giorni, anche martedì abbiamo avuto delle riunioni insieme. Il governatore è attentissimo al nostro lavoro ed è caduto dalle nuvole quando ha letto le polemiche sui ritardi»

«La dottoressa Gerardis dovrebbe prendere l’abitudine di leggere “Il Sole24 ore” quotidianamente e forse riuscirebbe a trovare con maggiore facilità i dati di cui ha bisogno». Il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale, Mauro Febbo, risponde al direttore generale della Regione sulla spesa dei fondi europei. «Nel 2013 l’Abruzzo era la prima della classe a livello nazionale in termini di percentuale di finanziamenti messi a bando durante la nostra legislatura», scrive Febbo in riferimento ai dati pubblicati dal quotidiano diConfindustria e da Italia Oggi, «come testimoniato sia dagli incontri svolti presso gli uffici dell’Unione Europea sia dagli articoli di stampa a livello nazionale. Inoltre la Geradis ha anticipato che la maggior parte dei progetti in cantiere si concretizzerà nel 2017 confermando di fatto le nostre affermazioni e le nostre preoccupazioni. Infine voglio invitarla a mostrare maggiore fedeltà nei confronti dell’ente che gli paga lo stipendio».

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it