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Pescara, 25/07/2024
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Data: 21/10/2016
Testata giornalistica: Il Centro
«Tua, più debiti e pochi passeggeri». I grillini: così fallisce. Il bilancio dell’azienda di trasporto pubblico ai raggi x. Le proposte: valorizzare le risorse interne, meno dirigenti. La replica. D'Alessandro: In due anni fatto l'impossibile

PESCARA «L'azienda unica del trasporto abruzzese, Tua, fallisce su tutti i fronti. Ancora una volta la propaganda di Camillo D'Alessandro e della giunta regionale che rappresenta, sono smentiti alla prova dei numeri». Lo denuncia il consigliere regionale Domenico Pettinari (M5S) che, nell'illustrare le proposte dei grillini, parla di «grande fallimento della giunta D'Alfonso sotto tutti i punti di vista» e di una «grande opera di carta che si regge sulle chiacchiere: i fatti sono una diminuzione dei servizi e un bilancio precario». «Abbiamo analizzato le carte nel dettaglio dei costi», spiega il consigliere, «un'analisi che ha portato alla luce una serie di incongruenze tra le parole e i numeri, che dimostra ancora una volta come questo governo regionale vuole spacciare il piombo per oro facendo credere agli abruzzesi qualcosa che nei fatti non esiste». Criticità, secondo Pettinari, sotto tutti i punti di vista: personale, «ridimensionato per ridurre i costi della produzione»; presenza in bilancio di «crediti verso imprese controllate»; crediti verso clienti ed enti; sui servizi «poco è stato fatto per incrementare i ricavi dal traffico dei viaggiatori e ridurre le irregolarità ed è bassissimo il numero degli abruzzesi che usufruisce di Tua; debiti per 37 milioni di euro verso i fornitori e per 32 milioni per ratei e risconti; spesa di 26mila euro per organizzare la presentazione di un utile di esercizio da 19mila. Scendendo nei particolari, M5s sostiene che per ridurre i costi della produzione è stato ridimensionato il personale, con un totale di 1.587 unità rispetto alle 1.610 precedenti. «Ma come se non bastasse in una società appena istituita si bandiscono tre selezioni per un Direttore amministrativo, finanza e controllo, un Direttore delle risorse umane, un Direttore generale, così da portare al 2015 la dotazione dirigenziale della società a 10 Dirigenti, con un costo complessivo di 1.050.560,60 euro l’anno. E si pensa anche di aumentare il Premio di risultato passando dagli 877mila euro previsti al 31.12.2014 a 1 milione e 45 mila euro previsti al 31.12.2015. In un’azienda, che come vedremo è fondata su carta velina una scelta di questo tipo non può che essere sinonimo di una mala gestione delle risorse del personale». E allora che cosa propone M5s? «Quello che proponiamo è una reale razionalizzazione dei costi», risponde Pettinari, «riposizionamento del personale amministrativo in esubero nei settori in cui c'è necessità; taglio della dirigenza, nei costi e nei numeri senza procedere a nuovi incarichi dirigenziali; efficientamento dei mezzi in dotazione valorizzando l'officina interna». Secondo M5s la Regione dovrebbe, inoltre, farsi promotrice presso i Comuni di un serio e responsabile piano di mobilità che incentivi l'utilizzo del servizio pubblico per i cittadini portando di conseguenza un introito maggiore all'azienda e rendendo la qualità della vita più sostenibile. «Ad esempio, conclude Pettinari, «si devono aumentare i controlli sui mezzi urbani ed extraurbani contro “i portoghesi” controlli insomma che limitino l'utilizzo abusivo degli autobus pubblici».

La replica. D'Alessandro: In due anni fatto l'impossibile

«Sono al lavoro con l'assessorato al Bilancio per far sì che - come già annunciato - la variazione di bilancio in corso di preparazione restituisca al fondo dei trasporti almeno la somma necessaria a coprire la penalità subita relativa agli anni 2012-2013-2014, quando a governare era il centrodestra». Camillo D’Alessandro, consigliere regionale pd con delega ai trasporti, raccoglie l’appello lanciato da Cgil e più recentemente dalla Cisl, sull’ulteriore taglio di finanziamenti che il sistema del Tpl abruzzo rischia di ricevere da Roma dopo i 10 già decurtati . «In due anni», aggiunge D’Alessandro, «abbiamo fatto tutto ciò che era necessario fare qualche decennio prima: società unica dei trasporti, taglio dei costi improduttivi, taglio degli autobus che viaggiano vuoti, economie di sistema, legge sui servizi minimi e, prossimamente, ci prepareremo per bandire la gara sul Tpl. Seguirà un confronto serrato con le parti sociali».

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