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Data: 21/10/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Alla Tua crescono costi e portoghesi

Tutta un'altra storia. Quella raccontata ieri da Domenico Pettinari, il segugio dei 5 Stelle, dà una rappresentazione nuova di Tua, la società unica dei trasporti nata per risparmiare sui costi e razionalizzare i servizi ma che secondo il M5S ha invece «aumentato tutto rispetto a prima», persino il costo dei pezzi di ricambio e degli pneumatici. In aumento anche gli esborsi per risarcimenti danni e quelli legati alla manutenzione del settore ferroviario. Cresce la voce dell'evasione tariffaria: +4.463 euro nel 2015 rispetto all'esercizio precedente. Ma è ancora niente secondo il report di Pettinari: «Tua non è quella che ci ha sempre raccontato la giunta D'Alfonso. Abbiamo analizzato le cifre e, carte alla mano, siamo al gioco delle tre carte». Si parte dal personale, ridotto a 1.587 unità rispetto ai 1.610 della precedente gestione per ridurre i costi di produzione. «Nello stesso tempo - osserva l'esponente del M5S - si fanno i bandi per portare a 10 il numero dei dirigenti della società, quanti sono quelli di tutta la Regione, con un costo complessivo di oltre un milione di euro l'anno». Poi c'è la partita dei crediti. Abnormi sarebbero quelli di Tua verso le società controllate, iscritti come esigibili nella voce di bilancio ma che in realtà sarebbero già carta straccia per il M5S. È il caso di Sistema srl: il credito di Tua ammonta a 3.248.037, ma la società ha chiuso il bilancio 2015 con un disavanzo di 656.293 euro. Dunque, secondo Pettinari, sarà impossibile incassare quei soldi. Stesso discorso per Sangritana spa, che ha chiuso l'ultimo esercizio con un utile di appena 3.752 euro, ma ha un credito di 677.778 euro nei confronti di Tua. Idem per l'Autoservizi Cerella spa: l'esercizio 2015 parla di un utile di 39.505 euro ma la società partecipata ne deve 379.781 a quella dei trasporti. In aumento sarebbero anche tutti i debiti di Tua rispetto alla precedente gestione.
Altrettanto clamoroso, secondo la denuncia dei 5 stelle, è il dato sul taglio dei doppioni che la nuova società avrebbe dovuto garantire: in realtà la riduzione dei km percorsi sarebbe andata di pari passo con quella delle entrate. Replica il consigliere regionale del Pd Camillo D'Alessandro: «Quella raccontata da Pettinari è una bufala. Avrebbe potuto fare una telefonata a D'Amico (il presidente di Tua) che, con la pazienza del docente di Economia aziendale, gli avrebbe spiegato come si fa a leggere bene un bilancio».

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