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Data: 22/10/2016
Testata giornalistica: Mapero'
La festa non è Tua di Lilli Mandara

Che gran festa per brindare al primo utile di Tua, la società di trasporti regionale: è costato 26 mila euro quell’ambaradan. Peccato che l’utile fosse solo di 19 mila euro. Il resto lo pagano i contribuenti.

Giornataccia per la Regione: i Cinquestelle hanno ficcato il naso nei bilanci della società a guida Luciano D’Amico e nella quale da poco approdato anche Guido Dezio, scoprendo un castello di carte. Il bilancio approvato in pompa magna con mega cerimonie e centinaia di invitati, in realtà fa acqua da tutte le parti.
Per esempio: per ridurre i costi della produzione, Tua ridimensiona il personale, con un totale di 1.587 unità rispetto alle 1.610 precedenti, colpendo un settore già sottodimensionato. Pero’ bandisce tre selezioni per un Direttore amministrativo, finanza e controllo, un Direttore delle risorse umane, un Direttore generale, così da portare il numero dei dirigenti a dieci, con un costo complessivo di 1.050.560,60 euro l’anno. Non solo: progetta anche di aumentare il premio di risultato passando dagli 877 mila euro previsti nel 2014 a 1 milione e 45 mila euro nel 2015.

Nei bilanci di Tua i Cinquestelle hanno trovato alcune voci di credito verso le aziende controllate: tra queste c’è la Sistemi Srl, detenuta al 75,19%, che si occupa di vendita e distribuzione dei titoli di viaggio e pulizia di autobus e immobili. L’azienda ha chiuso il proprio bilancio nel 2015 con una perdita pari a 656.293 euro. Una situazione critica, se si pensa che la Sistemi Srl deve a Tua 3.248.037 euro. Credito che con un bilancio così nettamente passivo potrà difficilmente saldare. Eppure la Tua inserisce tale cifra nell’attivo.
Stessa situazione anche con la Società Sangritana, detenuta al 100% da Tua. L’Azienda che si occupa del servizio noleggio da rimessa con conducente deve a Tua oltre 677 mila euro, ma ha chiuso il proprio bilancio nel 2015 con un attivo pari a 3.752 mila euro. Una cifra molto lontana dal debito verso Tua, che non ne garantisce certo il saldo. Ma anche in questo caso il bilancio della società di trasporti regionale è ottimista e inserisce il credito nell’attivo. Ultima la Autoservizi Cerella Srl, detenuta al 51,58% da Tua, che si occupa del trasporto pubblico locale e gestisce concessioni regionali, ministeriali ordinarie e stagionali, che nonostante abbia chiuso il proprio bilancio nel 2015 con un utile di euro 39.505, ne deve 379.781 alla Tua. Anche in questo caso risulta difficile che la società riesca a saldare il proprio debito.

Insomma Tua ha tra i crediti nei confronti delle imprese controllate poste alla stato patrimoniale attivo, oltre 4 milioni e 600 mila euro. Un attivo che però non potrà essere incassato poiché in debito sono aziende che hanno o un enorme disavanzo o un utile molto lontano dalla cifra da versare.

Ma la Tua si sarà tutelata da questa catastrofe annunciata, si chiedono i pentastellati?

“Sempre in preda all’ingiustificato ottimismo, l’azienda di trasporti regionale ha stanziato al “fondo rischi” dello stato patrimoniale passivo solo 70.000 euro per rischio perdite nei confronti delle società controllate, neanche gli spiccioli dell’intero credito che Tua ha verso le sue partecipate”.

Ma non è tutto: una lunga serie di Enti, clienti e partecipate devono a Tua spa milioni di euro, che vengono tranquillamente inseriti nello stato patrimoniale attivo della società.

Non aumenta il numero dei viaggiatori e dalle voci in bilancio appare chiaro che con la costituzione di Tua non si sia fatto molto per incrementare i ricavi dal traffico dei viaggiatori e ridurre le irregolarità di viaggio.

“Se da una parte infatti si annuncia che le corse tagliate sono solo doppioni, dall’altra il numero degli abruzzesi che usufruisce di Tua è bassissimo: molti viaggiano anche senza pagare la corsa anche a causa dei non sufficienti controlli sui mezzi di trasporto pubblico”.

In pratica si registra una riduzione delle entrate da euro 336.846, dei servizi turistici (noleggio autobus) di euro 303.044 e l’introito da noleggio autobus urbano è pari a 0.
Altro capitolo i debiti: nel rendiconto del 2015 ci sono ben 37.155.764 euro verso i fornitori, con un incremento nel corso dell’esercizio di 7.638.538 euro. Gli incrementi analizzati, sono tutti post fusione. Questo dovrebbe far riflettere sui vantaggi che la fusione delle tre aziende ha portato al trasporto pubblico locale abruzzese.

Particolare perplessità, secondo i Cinquestelle, desta la voce “Risarcimenti danni – indennizzi assicurativi” che passa da euro 82.666 del 2014 a euro 257.738 nel 2015; la voce “Pneumatici e lubrificanti” che passa da euro 588.338 a euro 1.107.980e la voce “Ricambi” che passa da euro 3.082.558 a euro 3.724.050. Mentre la voce “Manutenzioni” nel settore ferroviario passa da euro 495.954 a euro 1.235.444 . Se in precedenza per le tre società i risarcimenti danni e gli indennizzi assicurativi erano di 82 mila euro, nella post fusione lievitano a 257 mila euro.

Ma come è stato investito l’utile prodotto dall’azienda nel 2015, circa 19 mila euro? La Giunta regionale e i vertici aziendali hanno deciso di spendere ben 26.275 mila euro per l’organizzazione in grande stile di un evento pubblico realizzato nel 2016 dove si illustrava appunto il rendiconto consuntivo e l’utile conseguito di 19 mila euro. Non è uno scherzo, è proprio così, si sono spesi oltre 26 mila euro per festeggiare un utile di 19 mila”, dice il consigliere regionale penta stellato Domenico Pettinari.
ps: la Regione veloce spende velocemente, eh. E più di quello che incassa, è chiaro.

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