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Pescara, 25/11/2024
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Data: 23/10/2016
Testata giornalistica: Il Centro
«Linea Pescara-Roma lenta» Melilla incontra i passeggeri

PESCARA «Presenterò un’interrogazione parlamentare al ministro dei Trasporti. Non è possibile che col treno, per andare da Pescara a Roma, occorrano quattro ore». È un fiume in piena, il deputato di Sinistra italiana, Gianni Melilla, per quanto riguarda il trasporto ferroviario che collega Pescara con la Capitale. Intento a distribuire volantini ai passanti, di fronte alla stazione ferroviaria, Melilla, ieri, a Pescara, ha dato il via a un tour abruzzese che dapprima lo porterà, martedì, con la prima corsa del mattino, a salire sul treno che partirà da Pescara, diretto a Roma, sul quale incontrerà i passeggeri; mentre alla fine della settimana prossima sarà a Sulmona, in tutti i due casi per accendere i riflettori sulla tratta ferroviaria. «Capiamo», ha spiegato Melilla, «che, essendo nata alla fine del 19esimo secolo, con l’intento di avere una funzione sociale, la linea Pescara-Roma oggi viva in una situazione completamente cambiata, e che oggi debba fare i conti con il trasporto su gomma; però non è possibile che per andare da Pescara a Roma col treno servano ore e ore di viaggio. Sul tratto, ci sono ben otto fermate in Abruzzo e altre otto nel Lazio. Mentre prima ci si fermava solo a Sulmona, Avezzano e Tivoli». Non solo. Sempre secondo Melilla, la lunghezza dei tempi di viaggio non sarebbe da addebitare unicamente al numero delle stazioni in cui il treno ora fa le soste, ma anche alle condizioni dei mezzi in circolazione sulle rotaie. «I treni utilizzati», sottolinea l’esponente di Sinistra italiana, «sono lenti. Bisognerebbe tornare ai pendolini, che ben si adattavano alle curve, andando a una certa velocità. Anche perché, ipotizzo che se la situazione dovesse rimanere tale, il rischio che si corre è che la linea Pescara-Roma faccia la fine di quella che fece la Pescara-Napoli, ossia che verrà soppressa». I vantaggi, rimarca Melilla, per quanto riguarda il miglioramento della linea, tuttavia non si limiterebbero a un accorciamento dei tempi di percorrenza. «Ne risentirebbe positivamente anche l’ambiente visto che, tra l’altro, l’Abruzzo è la regione verde d’Europa». Un ciclo virtuoso, conclude Melilla, che porterebbe anche a un incremento del turismo in Abruzzo.

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