ROMA Un pacchetto di 2,5 miliardi nell'arco di 4 anni per stimolare la crescita dell'occupazione. Ecco il piano del governo che già con la legge di Bilancio inizierà a finanziare un pacchetto di strumenti mirati. «Ci saranno ancora gli sgravi per le assunzioni, in una terra che è piegata dalla mancanza di lavoro: quegli incentivi già decisivi per il buon andamento del Jobs Act torneranno nelle regioni del Sud e solo nelle regioni del Sud» ha spiegato due giorni fa il premier Matteo Renzi. Si tratta della conferma che il governo si prepara a modificare il bonus assunzioni introdotto nel 2015 e poi confermato, ma fortemente depotenziato, quest'anno. Non che la misura non abbia funzionato («la crescita tendenziale dell'occupazione nel 2016 è attribuibile esclusivamente ai dipendenti permanenti: +253 mila», ha fatto sapere l'Istat alcuni giorni fa), ma Palazzo Chigi ritiene che il meccanismo abbia ormai esaurito la sua spinta propulsiva.
Dopo una lunga riflessione, in attesa del taglio strutturale del costo del lavoro, gli sgravi per incentivare il lavoro stabile diventeranno selettivi e serviranno ad affrontare i punti che restano più critici nel mondo del lavoro: giovani, adulti rimasti senza occupazione ma non ancora in età pensionabile, e Mezzogiorno. Per il pacchetto sgravi sul piatto il prossimo anno ci saranno 700 milioni (in larga parte fondi europei). Previste due misure nazionali, una legata alle assunzioni dal percorso Garanzia Giovani (con un doppio binario, anche per i contratti a termine superiori a 6 mesi) e l'altro per chi assume giovani già entrati in azienda in stage grazie ai progetti di alternanza scuola-lavoro. Per questi ci sarà decontribuzione piena per 3 anni in caso di contratto a tempo indeterminato o di apprendistato (fino a un massimo di 8.060 euro, che si dimezza nel caso di tempo determinato con Garanzia Giovani). Per il Mezzogiorno (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Abruzzo, Molise e Sardegna) ci sarà invece decontribuzione piena per l'assunzione di under 24 e per i giovani tra i 24 e i 29 anni senza lavoro da almeno 6 mesi, ma anche uno sgravio aggiuntivo al 50% già previsto dalla legge Fornero per chi assume gli over 50 (quindi sulla parte rimanente, con tetto però a 4.030 euro).
L'INTERVENTOQuesto intervento però non sarà nella legge di Bilancio ma attinge 530 milioni dai fondi europei destinati alla coesione e introduce un incentivo alle assunzioni in tutte le regioni del Sud. Con la manovra non arriveranno solo misure di sostegno alle assunzioni ma anche un rafforzamento degli incentivi alla produttività, con la cedolare secca al 10% che si applicherà fino a 4 mila euro di premio e 80 mila euro di reddito. Per questo intervento saranno stanziati 1,3 miliardi tra 2017 e 2020. Importanti novità arrivano anche per i giovani agricoltori. Gli under 40 che aprono un'impresa agricola saranno esonerati dai contributi previdenziali al 100% per i primi tre anni e poi al 66% e 50% per il quarto e quinto anno. Inoltre per favorire il credito e l'innovazione verranno azzerati i costi della garanzia bancaria, concessa da Ismea, a favore delle imprese agricole grazie all'estensione dei fondi dello sviluppo economico. Lo strumento rientra nel quadro del piano Industria 4.0 che prevede anche l'accesso delle imprese agricole, alimentari e contoterzisti ad ammortamento e superammortamento per gli investimenti in macchine innovative.