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Pescara, 25/11/2024
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Data: 25/10/2016
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Regione Abruzzo, un miliardo di debiti: Paolucci, «Nessuna novità, ma piano di rientro sostenibile»

PESCARA - "Sorprende davvero la 'scoperta' annunciata dal consigliere regionale del M5S Domenico Pettinari sul disavanzo totale della Regione, visto che si tratta di un dato a conoscenza da tempo del Consiglio regionale".

Lo afferma l'assessore regionale al bilancio Silvio Paolucci, replicando all'esponente della minoranza, che riprendendo proprio un'intervista di Paolucci al quotidiano il Messaggero, aveva evidenziato come gravissima l’ammissione che la Regione ha quasi un miliardo di debito a fronte dei circa 500 milioni del consuntivo approvato nel 2012 . Giudicando grave l’intenzione di Paolucci di ridurre questo debito con il mutuo autorizzato di 100 milioni, visto che “il mutuo andrà comunque restituito con gli interessi, non essendo soldi regalati dalle banche”. Evidenziando che "l'enorme debito di oggi è ancora da delineare con certezza, per gli anni in cui si è già effettuato il riaccertamento dei residui attivi e passivi, mancano ancora delle poste, quindi sono da completare".

A seguire la lunga e dettagliata nota di risposta dell’assessore regionale al Bilancio, che illunstra la stragegia contabile per ridurre il passivo ed evidenzia anche che la Regione sta effettuando un lavoro di riaccertamento dei residui “che non era mai stato fatto in precedenza per oltre un decennio e che è tuttora in corso”.

DEBITO DELLA REGIONE: I NUMERI DI PAOLUCCI
Prescindendo dal fatto che le considerazioni del consigliere Pettinari sono totalmente imprecise, questa amministrazione era perfettamente consapevole che ci sarebbe stato un incremento dello stesso disavanzo, rispetto alle cifre riferite al 2013 e agli anni precedenti, e quindi non addebitabili in nessun modo a questo governo regionale.

E lo sapevamo a tal punto, che già nel bilancio 2016 della Regione (approvato a dicembre 2015), è stato previsto un accantonamento di oltre 69 milioni di euro da destinare al piano di rientro del disavanzo, che finora è quantificato ancora presuntivamente.

Accantonamento che andava ben oltre la determinazione del disavanzo presunto, in ragione della serietà, della trasparenza e della prudenza portata avanti dal governo regionale.

E si è trattato di una soluzione che non ha richiesto l’attivazione da parte di questa giunta di nuovo indebitamento.

Lo stesso mutuo da 100 milioni, autorizzato dal consiglio con legge regionale alla fine del 2015, è stato iscritto ma non acceso, a dimostrazione di una prudente gestione finalizzata da un lato a far chiarezza sul reale disavanzo e, dall’altro, a evitare una paralisi amministrativa anche su tipologie di spesa indispensabili per l’ente.

Il disavanzo d’amministrazione 2013, già approvato dalla giunta regionale e poi oggetto di parifica da parte della Sezione Regionale della Corte dei Conti, presenta un disavanzo di 538 milioni.

A questa somma occorre aggiungere, a seguito delle disposizioni legislative contenute nella legge di stabilità 2016, il finanziamento concesso dal Ministero dell'Economia e Finanze per il pagamento dei crediti sanitari, pari a 174 milioni di euro.

Un ulteriore incremento del disavanzo, al momento ancora in fase di quantificazione, potrebbe essere determinato dall’applicazione dei nuovi principi contabili che prevede la reimputazione dei residui (nel rispetto del principio di esigibilità).

In ogni caso il legislatore ha previsto la possibilità di 'coprire' il disavanzo in più anni.
E comunque l’accantonamento già inserito nel bilancio 2016 di 69 milioni, sarebbe sufficiente a garantirne la copertura già ora.

Ribadisco che non si tratta di disavanzi generati da questa amministrazione regionale, che sta invece lavorando fin dal suo insediamento affinché la situazione debitoria della Regione sia finalmente chiara e, di conseguenza, si possano adottare tutti gli atti necessari a gestirla.

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