PESCARA Una società in ottima salute. Molto meglio rispetto alla situazione precedente la fusione di Arpa, Gtm e Sangritana, «che - sottolinea subito Luciano D'Amico - due anni fa stavano per portare i libri in tribunale». Più che un incontro con la stampa, quella del presidente di Tua è apparsa ieri una lunga lezione accademica durata una cinquantina di minuti, con tanto di slide piene di cifre e grafici utilizzati per smontare gli affondi del M5S. A proposito: «Attacchi - ribadisce il rettore-presidente - lontanissimi dalla realtà certificata dal nostro bilancio». Ma c'è un'altra sottolineatura: «Il consigliere regionale Domenico Pettinari si è fatto strumentalizzare da schegge impazzite che puntano a difendere privilegi personali». Come dire, la gola profonda sarebbe proprio all'interno della società.
Il M5S aveva accusato la partecipata della Regione di non avere conseguito alcun risparmio con la fusione che nel 2014 ha portato alla nascita di Tua, di vantare crediti inesigibili, di avere gonfiato, anziché ridotto, i costi di gestione e il numero dei dirigenti. D'Amico ribalta tutto: «Abbiamo incassato tutti i crediti, ridotto i debiti, recuperato 32milioni di euro rispetto alla precedente gestione che sono stati restituiti alla Regione, quindi ai cittadini». Nel dettaglio: il posizionamento di Tua nella graduatoria nazionale in termini di fatturato (140,1 milioni), la pone oggi al decimo posto tra le società di trasporto pubblico e al settimo in termini di percorrenza: 37,9 milioni di km. Nel 2016 sarebbero stati incassati crediti per 13.497.481 euro.
NUMERI Anche quelli verso la Regione sarebbero rientrati al 97,86% nell'esercizio in corso, mentre l'indebitamento complessivo è passato dagli 80.176.199 del 2013 ai 78.234.755 certificati nel 2015. Dal segno meno a quello più l'esposizione finanziaria verso le banche: - 8.185.937 nel 2013, +7.190.310 nel 2015. Il patrimonio netto passa, nello stesso periodo, da 0,14 a 0,48 (indice primario di struttura). Quello secondario: patrimonio netto più finanziamenti, da 0,30 a 0,60. Anche l'utile di bilancio della società sarebbe in vertiginosa ascesa: da -12.416.157 del 2013 a +19.055 certificato nel 2015.
PUNTI SENSIBILI D'Amico sorprende tutti quando si tocca l'altro punto sensibile, quello dell'alto numero dei dirigenti segnalato dal M5S rispetto ai risparmi che si sarebbero dovuti conseguire: «Oggi sono 10, ma non vi stupite perché li aumenteremo. Senza di loro l'intera struttura non andrebbe avanti e oggi il numero dei dirigenti di Tua è sottostimato rispetto all'organico standard segnalato da Asstra-Federmanager: l'1% del totale dei dipendenti». Dunque, siccome la società ha oggi quasi 1.600 lavoratori in pianta organica, i dirigenti dovrebbero essere 16 e non 10. E, sempre in riferimento al costo del personale dirigente, è passato da 2.073.517 a 1.367.980, perché tutti avrebbero accettato di ridursi l'indennità, compreso il presidente di Tua che svolge praticamente il suo mandato a costo zero per la Regione. Il problema, segnalato dal segretario regionale della Fit Cisl Alessandro Di Naccio, è semmai un altro: «L'azienda deve assumere, soprattutto autisti e meccanici, perché entro fine anno ne andranno via 90». I primi 20 autisti sanno assunti proprio oggi attingendo alla graduatoria. Quanto all'andamento della società unica: «Il bicchiere è mezzo pieno - osserva il sindacalista - ma siamo sulla strada giusta, soprattutto se si pensa che sono stati recuperati quasi 30milioni rispetto alla precedente gestione».