“I debiti complessivi sono diminuiti di 592.393 euro e, soprattutto, è scomparso l’indebitamento oneroso verso le banche che nel 2014 ammontava a 7.764.513 euro”. Questa la replica del presidente di TUA ai dati resi noti da Pettinari venerdì scorso.
“Solitamente ai genitori di scolari poco studiosi si usa dire che il ragazzo ha grandi potenzialità, ma non si impegna. Nel caso del consigliere Pettinari si potrebbe dire che il ragazzo si impegna molto, ma non ha le basi. Per questo impegno profuso nella lettura del bilancio di esercizio 2015 di TUA lo ringrazio molto e, in virtù di questa buona volontà manifestata, mi rendo disponibile per aiutarlo personalmente a recuperare la conoscenza minima necessaria per leggere un bilancio”. Toni polemici e ironici quelli del Presidente di TUA, Luciano D’Amico, all’indirizzo del consigliere regionale del M5S Pettinari il quale venerdì scorso, in conferenza stampa, ha parlato della nuova governance di TUA in termini di “annunci smentiti dai numeri” con servizi diminuiti e un bilancio “precario”. Oggi è arrivata la precisa e dettagliata replica di D’Amico in un incontro con la stampa al quale era stato invitato anche lo stesso Pettinari, assente, e che da subito ha tutto il sapore di una strigliata da maestro ad alunno impreparato. “Per evitare che agli abruzzesi venga data una informazione distorta dalle dichiarazioni del consigliere Pettinari, che evidentemente si è lasciato strumentalizzare da qualche scheggia impazzita all’interno dell’azienda,- esordisce D’Amico- ritengo doveroso spiegare innanzitutto i dati di bilancio. I debiti complessivi risultano complessivamente diminuiti di 592.393 euro e, soprattutto, è scomparso l’indebitamento oneroso verso le banche (“nel 2014 ammontava a € 7.764.513 mentre al 31 dicembre del 2015 Tua aveva un saldo attivo pari a € 6.990.755 con un recupero di ben € 14.755.268″). Il resto della conferenza stampa è l’analisi di costi e investimenti, voce per voce: “A nemmeno 3 anni dalla sua nascita, TUA può già vantare un virtuoso risanamento dei conti e una prospettiva di crescita anche occupazionale, a breve termine, di almeno 80 unità. Dati questi difficilmente rintracciabili nel resto d’Italia”.