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Pescara, 25/11/2024
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Data: 26/10/2016
Testata giornalistica: Mapero'
Perdo il bus e pure i soldi. Un altro schiaffo. Non è l’Europa ma il governo Renzi a piazzarlo in faccia alla Regione. La denuncia è del sindacato Filt-Cgil di Lilli Mandara

Un altro schiaffo. Non è l’Europa ma il governo Renzi a piazzarlo in faccia alla Regione. La denuncia è del sindacato Filt-Cgil: l’Abruzzo, che un giorno sì e l’altro pure sta a Roma a colloquio col tal ministro e col tal sottosegretario, e soprattutto col ministro ai Trasporti Graziano Delrio, è considerata la pecora nera tra le regioni italiane in materia (anche) di trasporti. E ha subito tagli pesantissimi. Al contrario di altre Regioni alle quali poi quei soldi sono rientrati dalla finestra.

Insomma, una norma del 2012 ha introdotto nuovi meccanismi di premialità e di penalizzazione nei criteri di distribuzione di circa 4,9 miliardi di risorse che il Fondo nazionale trasporti riserva ogni anno alle regioni. La norma, che ha prodotto i primi effetti da quest’anno, ha penalizzato l’Abruzzo, la Campania, la Basilicata, Puglia, Molise e Marche, tagliando importanti risorse che sono state poi ridistribuite alle regioni virtuose. All’Abruzzo, per esempio, sono stati tagliati quasi 10 milioni di euro, dei quali circa 8 per la penalizzazione e altri 2 per la riduzione dello stanziamento complessivo del Fondo. Tanto che la Regione ha tagliato servizi e introdotto aumenti tariffari.

Mal comune mezzo gaudio? Proprio per niente:

“Per alcune regioni interessate come l’Abruzzo da queste penalizzazioni – spiega il sindacato – i famosi tagli previsti dal Decreto sono usciti dalla porta principale e sono poi rientrati come d’incanto dalla finestra (peraltro con gli interessi) attraverso risorse straordinarie definite nel recente Decreto Legge Fiscale emesso dal Governo”.

Così il governo Renzi ha assegnato alla Regione Campania 600 milioni come contributo straordinario 2016 per ripianare il debito con la società di trasporto ferroviario Eav e 90 milioni alla Regione Molise a copertura dei debiti nei confronti di Trenitalia. Per l’Abruzzo una vera e propria beffa.
ps1: tutta colpa dei parlamentari abruzzesi, dice la Filt, che non sono stati bravi come i colleghi delle altre regioni.
ps2: solo i parlamentari? (Tranquilli, tanto il 10 novembre arriva Renzi)

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