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Data: 26/10/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Uno schiaffo a chi lavoro non ne ha di Domenico Ranieri

Un particolare impressiona nella vicenda dei furbetti del cartellino del Comune di Sulmona: la disinvoltura e la noncuranza nel commettere un reato. Come spiegare diversamente l’assenteismo di massa, con quasi la metà dei dipendenti coinvolta. Una città come Sulmona, nota per aver dato i natali al poeta dell’amore, Publio Ovidio Nasone, famosa per la Madonna che scappa e per la Giostra cavalleresca, non aveva bisogno di salire alla ribalta, e non certo agli onori, delle cronache per uno scandalo clamoroso. Siamo nella fase delle indagini e quindi le accuse della Guardia di finanza dovranno trovare conferma in tribunale, ma non sfugge certo la forza probatoria delle video-registrazioni che incastrano i furbetti. E chissà se a tutti quei dipendenti sorpresi a fare la spesa, a trascorrere qualche ora con l’amante o a farsi i fatti propri durante l’orario di lavoro sarà venuto in mente che una moltitudine di giovani e non solo, in una città depressa economicamente come Sulmona, è alla disperata ricerca di un posto di lavoro per sbarcare il lunario! Non si sputa su una fortuna, perché oggi tale è un posto fisso. La vicenda farebbe rabbrividire anche un comico come Checco Zalone che sul posto fisso ci ha costruito un film e bene ha fatto il sindaco Annamaria Casini, con una circolare anti-assenteismo, ad accelerare la dinamica dell’indagine. E ora i dipendenti «infedeli», come li ha etichettati il sindaco, rischiano il licenziamento.

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