Hanno atteso per tutta la giornata nei corridoi della Regione per conoscere il destino della Variante Sud. Il Comitato Via ieri ha completato l’iter del tracciato 10A; ipotesi sulla quale la inchiesta pubblica avviata aveva espresso parere negativo. Il Comitato si riserverà 24 ore per decidere, tuttavia sembra quasi scontata la decisione di archiviare il 10A per calendarizzare la discussione sulla nuova ipotesi che sembra aver messo d’accordo anche i sindaci della Valle e l’Anas, ma non i comitati e le associazioni ambientaliste che ieri sono stati auditi dalla Via. Si tratta della soluzione che comprende una parte del tracciato 9B con allaccio al 9A. Ovviamente i Comitati si sono battuti per sostenere le ragioni del no contro tutti i tracciati preesistenti. E se nel frattempo dovessero essere perse le somme? «Non è una cosa che riguarda noi- ha detto Sara Cecala, presidente del Cpt-, ma a decidere saranno il ministero e l’Anas». La presidente e i comitati ambientalisti sono contrari alle «ipotesi resuscitate» dall’accordo dei sindaci del 12 settembre scorso sottoscritto illegittimamente- sostiene la Cecala-, poiché in contrasto con le proprie deliberazioni consiliari nonché firmato dal primo cittadino aquilano Cialente in spregio della delibera di Consiglio Comunale n. 52/16 che ha, viceversa, impegnato lo stesso «sindaco e la giunta a determinarsi per ribadire la netta contrarietà a tutte le ipotesi di Variante sud sinora proposte dall’Anas (ergo anche a quelle 9A e 9B) rilevata la previsione di un progetto alternativo che non preveda affatto il passaggio nella zona di Marinaro e nel contempo, in particolare, non vada in contrasto con le posizioni al riguardo già formalizzate in atti a suo tempo dalle associazioni e comitati di Onna e San Gregorio ».
LE PERPLESSITA’ Tra l’altro risulta agli atti (depositati alla Via regionale) che le citate ipotesi progettuali siano già state ritenute non percorribili e dunque superate dagli stessi rilievi Anas basati sulle opposizioni pervenute dai rappresentanti e dagli amministratori locali nonché a seguito altresì dell’istanza a firma del sindaco dell’Aquila, il tutto sia per quanto inerente il tracciato 9A che per l’ipotesi 9B, quest’ultima cassata inoltre dalle osservazioni fornite dalla Sovrintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per l’Abruzzo. Si sottolinea poi come i progetti in questione impattino pesantemente sul fiume Aterno e sugli abitati di San Gregorio e Onna e risultino in palese contrasto col vigente Piano regionale paesaggistico e con il Piano stralcio difesa alluvioni: sul punto anche l’Autorità di Bacino con nota del 2011 avvertiva che prima di esprimere un parere di competenza è necessario acquisire una dichiarazione da parte dell’Anas che attesti che l’infrastruttura pubblica sia essenziale, non sia altrimenti localizzabile e priva di alternative progettuali tecnicamente ed economicamente sostenibili. É ancora lungo il cammino che porta alla Variante Sud, oggi sarà scritta un’altra pagina.