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Pescara, 25/11/2024
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Data: 27/10/2016
Testata giornalistica: Il Centro
L’Italia trema ancora. Paura e distruzione. Due scosse alle 19,11 e alle 21,18: la prima di magnitudo 5.4, la seconda 5.9. Epicentro tra Marche e Umbria. Crolla il campanile di Camerino. Un ferito. E in Abruzzo oggi chiuse scuole e università. L’elenco dei Comuni che hanno sospeso le lezioni, danni nel parcheggio dell’Ateneo a Pescara

ROMA Alle 19,11 e alle 21,18 la terra è tornata a tremare nel Centro Italia. Una prima forte scossa di terremoto di magnitudo 5.4, a soli 8,4 chilometri di profondità, è stata avvertita ieri sera dall’Umbria all’Abruzzo, Lazio, Marche. Ma l’onda sismica è stata percepita in Emilia Romagna e perfino in Veneto e Alto Adige. Le scosse di assestamento successive al terremoto che il 24 agosto avevano distrutto Amatrice non erano mai cessate, ma ieri hanno superato magnitudo 5 creando crolli e panico. Migliaia di persone hanno trascorso la notte scorsa in macchina o nei centri di accoglienza. Disperato sindaco di Ussita. Il sisma si è concentrato nell’area tra Perugia e Macerata. I paesi più colpiti Castelsantangelo sul Nera sui Monti Sibillini, Visso, Ussita e Preci in Umbria. I danni maggiori sono stati registrati proprio nel piccolo paese di Ussita che conta 440 abitanti. Il sindaco Giuliano Rinaldi ieri sera era disperato: «Il nostro paese è finito. Sono crollate diverse case e anche la facciata della chiesa. Lì si è spaccato il terreno. Sono fiducioso che non ci siano vittime perché la gente dopo la prima scossa era tutta per strada. Ma il paese non c’è più». Salvate dopo ore due anziane rimaste intrappolate nella loro abitazione. Colpita anche Norcia, dove 200 persone sono state ospitate in centri di accoglienza. Semi distrutta la chiesetta di San Salvatore a Campi di Norcia distante pochi chilometri in linea d’aria da Castelsantangelo sul Nera epicentro del terremoto. La chiesa era già stata danneggiata nel terremoto del 24 agosto. Dalle immagini risulta che tutto il tetto è crollato e anche gran parte della facciata. Sempre a Norcia è crollata la chiesa di Santa Maria delle Grazie e danni ci sono al complesso di Sant’Eutizio a Preci uno dei più antichi d’Italia. Da Norcia ad Ascoli Piceno. Drammatica la notte di Gigi Capriotti il vice sindaco di Acquasanta, un paese in provincia di Ascoli Piceno, rimasto insieme ad altri automobilisti bloccato in macchina da una frana al buio e sotto la pioggia. Ha lanciato un disperato appello: «Venite ad aiutarci la montagna si muove. C’è il rischio che ci crolli addosso». Poco dopo: «Passeremo la notte qui perché non possono venire a prenderci speriamo di salvarci sentiamo massi e crolli nel buio. Non sappiamo dove fuggire». La seconda scossa. Alle 21.18 una nuova scossa più forte, di magnitudo 5.9. Al momento, oltre a diversi malori, ci sarebbe un solo ferito a Visso, il piccolo centro a 50 chilometri da Macerata dove sono stati registrati anche diversi crolli e danni. Ma ci sono zone di montagna dove i soccorsi ieri sera non erano ancora arrivati anche per colpa del maltempo che ha imperversato per tutta la notte. Intere famiglie hanno lasciato le proprie case nonostante la pioggia intensa, mentre ci sono stati una serie di black out, crolli di calcinacci, strade bloccate. Per il pericolo di crollo di un costone di roccia al chilometro 146, la statale Salaria è stata chiusa anche di direzione di Roma. Ma sono molte le strade danneggiate e in certi punti la viabilità è stata interrotta impedendo agli automobilisti di proseguire. Panico a Roma, L’Aquila e negli stadi. Il terremoto è stato avvertito chiaramente in molte zone di Roma. Nella capitale la gente è scesa in strada, alcuni edifici sono rimasti danneggiati e decine sono state le richieste di intervento alla protezione civile e i vigili del fuoco. Soprattutto la seconda scossa di dieci secondi è stata sentita anche allo stadio Olimpico dove era in corso la partita Lazio-Cagliari. Evacuata la sede del ministero degli Esteri e della Regione Lazio. Paura anche a L’Aquila, Perugia, Terni, Amatrice e Accumoli. Non ci sarebbero feriti, ma nelle zone già colpite dal terremoto di agosto la situazione si è maggiormente complicata. Nuovi crolli ad Arquata del Tronto. Riaperto ad Amatrice dalla protezione civile i campi tenda. Sospesa per dieci minuti a Pescara la partita di seria A con l’Atalanta. Momenti di terrore perché la tribuna ha ballato per dieci secondi con scene di isteria collettiva con gli spettatori che terrorizzati anno abbandonato lo stadio. La partita è stata ripresa in un clima surreale. Visso e Castelsantangelo. Il sindaco di Castelsantangelo, Mauro Falcucci ha raccontato di un paese al buio sotto la pioggia e immerso nella paura. A Visso la popolazione, già provata da giorni di continue scosse, si è riversata in strada e in particolare nella piazza principale del paese dove si sono avute scene di panico e crisi isteriche mentre intorno i cornicioni crollavano e si alzava la polvere. Le scuole resteranno chiuse in diversi comuni dell’Umbria e delle Marche, ma anche nelle città , tra cui L’Aquila e Perugia. Le testimonianze. «Le pareti mi sono venute addosso», racconta una donna appena fuggita dal suo studio di geometra nel centro di Visso. «Ho sentito venire giù tutti gli oggetti e i libri dagli scaffali. Sono fuggita per le scale e fuori tutto era polvere. La gente gridava». «È stata una scossa tremenda. Siamo tutti qui sotto un gazebo e cerchiamo di farci coraggio uno con l’altro», racconta il consigliere comunale di Visso Antonio Aureli. I centralini dei vigili del fuoco e della Protezione civile sono stati presi d’assalto e sono scattate immediatamente le verifiche sugli edifici. In Umbria la scossa è stata molto forte. A Perugia confermata la chiusura oggi di tutte le scuole di ogni ordine e grado compresa l’università. A Preci è stato riaperto il centro di prima accoglienza per ospitare gli anziani che vivono soli. La scossa è stata avvertita anche a Foligno, Spoleto, Gubbio, Gualdo Tadino e Nocera Umbra. Su molte zone dell’Umbria ha continuato a piovere per tutta la notte, ma la gente non ha desistito e ha dormito in macchina o addirittura in tenda. Crolli a Camerino. Nella cittadina in provincia di Macerata dopo le scosse di terremoto sono state avviate verifiche sulla stabilità di un edificio del centro storico, Palazzo Macchiati, che è stato evacuato a scopo precauzionale. Il campanile di Santa Maria in Via già pericolante è crollato su una palazzina. I 750 studenti dei collegi universitari hanno dormito in impianti sportivi. Il sismologo. «Il fatto che la replica abbia una magnitudo maggiore rispetto a quella della scossa principale non è una novità», ha osservato il sismologo Alessandro Amato, dell’Ingv. «Il terremoto di ieri è avvenuto sul margine settentrionale dell’area attivata il 24 agosto. Per questo - ha osservato il sismologo Massimo Cocco, dell’Ingv - è fuorviante parlare di nuova faglia: anche se il nuovo terremoto non è avvenuto sulla stessa faglia attivata il 24 agosto, le scosse registrate da allora sono avvenute su un sistema di faglie di 30 chilometri lungo la dorsale dell’Appennino, nella direzione che va da Nord-Est a Sud-Ovest, e che si estende per 20 chilometri fra il Tirreno e l’Adriatico. «In questa zona - ha proseguito Cocco - è presente un enorme volume di faglie che hanno rilasciato repliche».

E in Abruzzo oggi chiuse scuole e università. Ecco l’elenco dei Comuni che hanno sospeso le lezioni, danni nel parcheggio dell’Ateneo a Pescara

PESCARA Scuole chiuse a Pescara, L'Aquila, Chieti e Teramo. La decisione è stata presa dai sindaci dei capoluoghi abruzzesi tra le 21 e le 22 di ieri. Ma a seguire sono state emesse molte altre ordinanze di chiusura per oggi. Sarà una giornata di verifiche e riscontri di eventuali danni, soprattutto nelle scuole superiori la cui manutenzione fa capo alle Province. Nei grossi Comuni, hanno chiuso le scuole i sindaci di Montesilvano, Sulmona, Avezzano, Città Sant'Angelo, Ortona, Francavilla, Penne (per due giorni), Vasto, San Salvo, Lanciano dove il primo cittadino, come tanti altri, ha emanato questa ordinanza: «In seguito agli eventi sismici registrati nelle ultime ore ho disposto con ordinanza la chiusura totale, sia per gli alunni che per il personale docente e non docente, delle scuole di ogni ordine e grado. La decisione è assunta precauzionalmente per consentire ai tecnici di effettuare dei sopralluoghi al fine di verificare lo stato dei luoghi delle scuole e degli edifici pubblici». Il sindaco di Guardiagrele, Simone Dal Pozzo, è stato tra i primi a decidere la chiusura, intorno alle 21, delle scuole di ogni ordine e grado allo scopo di effettuare le necessarie verifiche, mentre proseguiranno le verifiche di vulnerabilità già in corso. La sospensione riguarda le attività didattiche e amministrative. «Al momento non abbiamo ricevuto segnalazioni di danni», dice il primo cittadino guardiese, «ci riserviamo ogni altra decisione nell’interesse dei cittadini». In provincia di Chieti gli altri centri sono: Atessa, Fossacesia, San Vito, Treglio, Rocca San Giovanni, Frisa, Cupello, Villalfonsina, Canosa Sannita, Tollo, Gessopalena, Roccascalegna, Mozzagrogna, Santa Maria Imbaro, Castel Frentano, Bucchianico, Casalincontrada, Casalbordino, Casoli, Scerni, Casalanguida. All'Aquila il sindaco Massimo Cialente ha attivato il Centro operativo comunale in via Ulisse Nurzia. «Stiamo procedendo a controlli sugli edifici puntellati», ha affermato il primo cittadino del capoluogo, «sono aperte le aree di accoglienza, come mi è stato ribadito dalla Protezione civile di Coppito di Murata Gigotti.Ribadisco che è ora di mettere in sicurezza il Paese». In serata è stato deciso di chiudere anche l'Università dell'Aquila, la D'Annunzio di Chieti e Pescara, e l'Ateneo di Teramo, escluso Piano d'Accio. Decine le chiamate ai vigili del fuoco. Da Chieti sono partite squadre per Macerata. A Cerchio, nella Marsica, oggi scuole chiuse. Il sindaco Gianfranco Tedeschi ha firmato l’ordinanza per favorire le ultime prove di vulnerabilità delle strutture. Gli edifici interessati sono due, uno che ospita la materna, l’altro dove ci sono le elementari frequentate dai bambini di Aielli e Cerchio e le medie. Ad Avezzano il sindaco Gianni Di Pangrazio, d'accordo con i presidi, ha dato disposizione di eseguire dei controlli nell’edificio che ospita le scuole Mazzini, Corradini e Fermi. Ispezione sono in programma anche in altri edifici scolastici. Alle 22,45 hanno deciso la chiusura anche i sindaci di Pratola Peligna e Prezza. In serata si è appresa la notizia di un danno subìto dal parcheggio sotterraneo dell’Ateneo a Pescara. Una grossa crepa si è aperta tra un muro e un pilastro. Sempre all’Università è scoppiata la polemica perché, sospesa lezioni ed esami, il personale dovrà comunque presentarsi al lavoro.

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