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Data: 28/10/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
L'incubo terremoto - Teramo, crolli e sfollati il sisma fa fuggire gli studenti universitari

TERAMO Ancora scosse, ancora tanta paura, ancora criticità che si sommano a quelle aquilane, amatriciane e ora marchigiane. Eh sì perché l'ultimo sisma, il cui sciame continua a preoccupare le tante persone che hanno ripreso a dormire fuori casa, si è abbattuto sul fronte teramano a ridosso del confine simogenetico con il solito carico di sconforto e rassegnazione. La provincia appare accerchiata dai vari terremoti che si susseguono con frequenza inusitata: nuove lesioni e qualche crollo si sono registrati nei comuni a nord-ovest dal capoluogo. A Montorio al Vomano si dovrà estendere l'attuale zona rossa collocata nel centro cittadino mentre aumenta il numero degli sfollati e qualche masso ostacola parzialmente la carreggiata sulle strade montane: i ponti e scuole comunque paiono reggere con qualche distinzione alla furia sismica. Fino a notte inoltrata a Teramo città è ripreso lo stridio delle ruotine dei trolley degli universitari in rotta, in fuga dalle vecchie abitazioni del centro; i bar erano inusualmente affollati a quell'ora e raccoglievano frotte di insonni, mentre si riempivano i soliti parcheggi adibiti a concentrare le auto di famiglie intimorite dal succedersi delle scosse. La pioggia battente poi ha reso più spettrale la serata, e nottata, passata sui social a contare le scosse e attendere il fantomatico big one.
La Provincia di Teramo ha fatto sapere di avere il polso della situazioe controllando le strutture strategiche, ponti e scuole e in particolare gli istituti che avevano già subito lesioni nel 2009 nonché tutti gli istituti dove sono in corso lavori di miglioramento sismico. Sotto monitoraggio i ponti di montagna a confine con le Marche, in zona Monti della Laga, tra cui quello di Aprati (già lesionato e sul quale sono in corso dei lavori).

CRITICITÀ A Montorio al Vomano l'assessore con delega alla ricostruzione, Andrea Guizzetti, fa la prima conta dei danni: «Per il momento le scuole sono ok e riapriranno il 30 ottobre, le verifiche però continuano, si sono verificati alcuni aggravamenti su stabili già lesionati e in quelli della zona rossa, pertanto la dovremo allargare; il numero degli sfollati è aumentato, è ormai arrivato a 150». A Torricella Sicura si sono registrati alcuni crolli, tra cui quello di un muro in centro storico: preoccupa quello di Via Martiri Ungheresi dove, il muro di un'abitazione ha ceduto finendo sul tetto di un'altra abitazione già sgomberata dopo il sisma di Amatrice del 24 agosto scorso. Si stanno verificando in queste ore i danni alla viabilità. «Le scuole invece hanno retto bene dichiara il sindaco Daniele Palumbi sia quella primaria che secondaria, bene anche la palestra e gli asili nido e materno». A tenere banco negli uffici del Comune il ricorso che i legali stanno approntando per contrastare l'estromissione dalla zona del cratere del sisma di Amatrice. «Ci sono dei problemi perché ancora non è chiaro se la misura è stata presa con ordinanza del presidente del consiglio a Roma se invece con delibera regionale, altrimenti nel primo caso, strada più impervia, ci dovremmo rivolgere alla Corte Costituzionale mentre per il secondo è sufficiente il Tar».
A Valle Castellana, il paese più esposto alle scosse telluriche per la vicinanza all'epicentro, si registrano anche qui dei crolli, in zona Macchia da Sole, dove la situazione appare critica per alcuni residenti che avevano già la casa lesionata. «Si dorme ancora nei pressi dell'abitazione - annota il primo cittadino Vincenzo Esposito perché la paura è ancora tanta: finora ho firmato 215 ordinanze di sgombero e 69 sono gli sfollati». Si fa molta attenzione al malato grave del ponte sulla provinciale 49 e la Dicomac, fa sapere il sindaco, al momento ha sospeso le verifiche sul campo.
A Crognaleto invece si segnalano massi sulla strada, il piccolo comune montano nel sisma del 24 agosto fu soggetto ad una parziale evacuazione del suo centro a causa di anche qui massi che incombevano sui tetti delle case: il piccolo centro è rientrato nel cratere assieme a Valle Castellana e Rocca Santa Maria, in prima battuta, e poi a Cortino, Crognaleto e Montorio al Vomano.

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