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Pescara, 25/07/2024
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Data: 28/10/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Trasporti e disabilità - «Stazione inaccessibile. Lavori mai cominciati». Non c’è traccia dell’avvio delle opere per abbattere le barriere e realizzare l’ascensore entro il 2017. Ferrante richiama i politici agli impegni assunti con Rfi

MONTESILVANO Il termine per la conclusione dei lavori di abbattimento delle barriere nella stazione di Montesilvano era stato fissato, a margine di un incontro ospitato in Regione a luglio, alla fine del 2017. Ma, a oggi, non si conosce la data di avvio degli interventi. «Nella stazione è tutto fermo. Degli impegni assunti da Rfi con documento ufficiale inviato alla Regione, nononostante le costanti richieste di intervento della nostra associazione, non c'è traccia» spiega Claudio Ferrante, presidente di Carrozzine Determinate, l’associazione che da oltre un anno sta conducendo battaglie per garantire la piena accessibilità dello scalo ferroviario. All'incontro parteciparono l'assessore Donato Di Matteo e il consigliere Camillo D'Alessandro. «La battaglia per l'accessibilità della stazione continua a essere una delle priorità della nostra associazione, perché la mobilità su strada nel nostro territorio è ancora molto difficile per le persone con disabilità» aggiunge Mariangela Cilli. «Il treno si presta a essere un mezzo comodo e sicuro anche per raggiungere le città vicine. Questo è l'ennesimo caso in cui assistiamo a un affievolimento dei diritti dei più deboli». Nessuna rampa per favorire l'accesso al piano superiore, né un ascensore. L'impianto, in realtà, era stato previsto, ma non è mai stato realizzato. La difficoltà non riguarda soltanto chi è costretto a muoversi in carrozzina, ma anche anziani, donne in stato di gravidanza o chi ha difficoltà nella deambulazione. «La politica si era pubblicamente impegnata a verificare l’attuazione degli impegni presi da Rfi, impegni sottoscritti in un documento ufficiale, ma i lavori promessi per consentire l'accesso ai binari attraverso l'installazione degli elevatori, di cui sono presenti solo i vani, e una parziale modifica dell'accesso al quarto binario, non sono neanche cominciati» annota Ferrante. «L'entusiasmo che si era registrato subito dopo l'incontro, con l'impegno delle Ferrovie a risolvere il problema, considerata l'immobilità della situazione, si è spento. Torniamo a chiedere a D'Alessandro – che aveva detto di voler vigilare sui lavori preliminari, e a comunicarcene l'inizio – tempi certi e prosopettive concrete nella risoluzione di questa criticità che va avanti da troppo tempo».

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