“Un’ipotesi estrema e di complessa attuabilità dal punto di vista giuridico”. Così Filt Cgil nazionale e territoriale di Roma e Lazio, oggi in audizione alla Commissione Lavori Pubblici e Comunicazioni del Senato, sul commissariamento di Atac, sottolineando che “il Governo deve promuovere, congiuntamente a Roma Capitale, Area Metropolitana e Regione, un’analisi completa, dettagliata ed approfondita della situazione per mettere tempestivamente in campo tutte le soluzioni utili a garantire tutela dell’occupazione e qualità del servizio e consentire all’azienda nella sua unitarietà di realizzare le condizioni per partecipare nel 2019 alla gara per il nuovo affidamento dei servizi”.
Secondo quanto hanno sostenuto in audizione la Federazione dei Trasporti della Cgil nazionale e territoriale “appaiono tuttora estremamente incerti gli orientamenti di Roma Capitale nella predisposizione delle procedure sull’affidamento del servizio di tpl che devono essere precedute da un’attenta ed approfondita pianificazione e programmazione pubbliche. Intanto il Comune si è limitato a rinviare la soluzione del piano di rientro dal debito, aggravando ulteriormente la situazione del proprio bilancio”.
“Preoccupa, in quanto evidenzia una discontinuità negativa – hanno riferito infine in audizione Filt nazionale e territoriale – il passaggio di responsabilità dal precedente all’attuale vertice aziendale perché dà segnali di sostanziale restaurazione di un management che, in passato, visti i risultati di oggi, non ha evidentemente dato, nel suo complesso, buona prova di sé, non risponde ai bisogni urgenti della cittadinanza né, sia nell’immediato che in prospettiva, alle aspettative sul futuro delle lavoratrici e dei lavoratori di Atac”.