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Pescara, 25/07/2024
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Data: 29/10/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Sospensione per i dipendenti assenteisti di Sulmona. Il segretario generale sta verificando le posizioni di ognuno dei 46 lavoratori finiti nell’indagine della Guardia di finanza

SULMONA Molti dei 46 dipendenti comunali finiti nell'inchiesta avviata dalla Finanza sull’assenteismo potrebbero essere sospesi già dai prossimi giorni. Da ieri mattina, infatti, il segretario generale del Comune, Francesca De Camillis, è al lavoro per verificare se tra i dipendenti inquisiti dalle fiamme gialle ci siano persone che si sono assentate ingiustificatamente dal posto in Municipio. In tal caso i provvedimenti nei loro confronti potrebbero scattare già dai prossimi giorni. Secondo le disposizioni del decreto Madia, quello che riguarda proprio i dipendenti assenteisti «la falsa attestazione della presenza in servizio accertata in flagranza o mediante strumenti di sorveglianza o registrazione degli accessi o delle presenze determina l’immediata sospensione cautelare senza stipendio del dipendente». E il provvedimento deve essere assunto entro 48 ore dal fatto accertato o anche in tempi più lunghi, perché comunque il decorso delle quarantotto ore «non determina la decadenza dell’azione disciplinare né l’inefficacia della sospensione cautelare». Ma la legge non ammette altre soluzioni. I provvedimenti devono essere comunque emessi dal responsabile della struttura, quindi dai dirigenti e dal segretario generale. Fin qui quanto disposto dal decreto entrato in vigore il 13 luglio scorso. All’epoca l’inchiesta delle Fiamme gialle era già in corso, quindi bisognerà verificare se alcuni accertamenti nei confronti dei dipendenti siano poi finiti nel fascicolo ora all’esame della magistratura. Questo perché le ultime disposizioni presenti neldecreto contro i furbetti del cartellino non hanno efficacia retroattiva. Quindi paradossalmente alcuni dei 46 finiti sotto inchiesta potrebbero essere immediatamente sospesi dal lavoro e i senza stipendio, (gli spetterebbe solo un assegno alimentare), mentre per altri la sospensione potrebbe slittare fino al ricevimento dell’avviso di garanzia. Il caso scottante, che ha messo a rumore la città, con una clamorosa risonanza avuta su tutti gli organi di informazione nazionale, è stato al centro anche dell’incontro di maggioranza che si è tenuto ieri sera a palazzo San Francesco. A parte la necessità di avere massima chiarezza sull’accaduto e seguire gli sviluppi dell’inchiesta, tutta la maggioranza ha condiviso l’intento già annunciato dall’assessore al Personale, Cristian La Civita, di rendere al più presto operativo il progetto di riorganizzazione della macchina comunale, rimettendo ordine e restituendo un servizio efficiente ai cittadini.

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