L'AQUILA. Travolta da critiche, polemiche e insulti ("deficiente" l'epiteto più gentile usato nei suoi confonti dai concittadini) la senatrice aquilana dei Cinque Stelle Enza Blundo, che questa mattina, sul suo profilo facebook, ha scritto: «Il Tg1 apre dichiarando una scossa di 7.1 e poi la declassa a 6.1, ancora menzogne per interessi economici di Governo!!! Anche il terremoto che ha distrutto L'Aquila fu "addomesticato" a 5.8... Il tutto per non risarcire i danneggiati al 100%».
La senatrice è stata travolta dalle critiche da tutta Italia. Il post è stato subito notato e rilanciato su Twitter e il senatore Pd Andrea Marcucci ha commentato: «Anche in situazioni tragiche come quella di queste ore, non perdono occasione di scrivere bestialità». La Blundo ha poi modificato il testo del suo messaggio per ben due volte: «il Tg1 apre dichiarando una scossa di 7.1 e poi la declassa a 6.1! Quello che mi preoccupa - si legge adesso sulla bacheca della senatrice - è la finzione mediatica, perché può fare danni maggiori del sisma stesso! Massima solidarietà e vicinanza per tutti coloro che sono stati danneggiati». Neanche il conduttore Mentana ha risparmiato la Blundo: «Purtroppo puntuale è ricominciato il balletto sulla magnitudo "abbassata ad arte per non risarcire". Bufala già smontata qui dopo il terremoto del 24 agosto. Non speculiamo sulla pelle della gente, per favore. Spiace vedere che ci è cascata anche una senatrice, Enza Blundo del M5s», ha scritto sul proprio profilo facebook il direttore de La7 Enrico Mentana. «Crollano meraviglie della nostra storia, si temono perdite umane, centinaia di migliaia di persone non dormiranno più a casa loro per chissà quanto tempo. Le fesserie - conclude - possono attendere, se proprio non si riesce a farne a meno». Agli aquilani che hanno postato centinaia di commenti critici, si sono aggiunti molti senatori del Pd che hanno replicato a stretto giro alle parole della senatrice. Il senatore Bruno Astorre scrive su Fb, «In eventi tragici come questi mi auguro che tutti facciano silenzio e cooperino per ristabilire un clima di serenità. Enza Blundo mi senti?». Francesca Puglisi continua, «Per Enza Blundo, vicepresidente commissione infanzia, anche sul terremoto c'è il "gomblotto". Classe dirigente 5Stelle, poveri noi». «Ignobile speculazione a Cinquestelle - scrive ancora Salvatore Tomaselli - ma come si fa in momenti così drammatici ? Disumani e cialtroni fuori dal consesso umano!». Infine rincara la dose la senatrice dem Valeria Cardinali, eletta in Umbria, «Ma si può essere così sciacalli?! Fermate questa follia firmata M5s!! Prima Cioffi ora lei, la senatrice Blundo...Basta! Ma come si fa a speculare così sulle tragedie umane! Eppure venendo da l'Aquila dovrebbe sapere che significa! Vergogna! Vergogna!».
I GRILLINI PRENDONO LE DISTANZE. «Il post pubblicato dalla senatrice Enza Blundo non rappresenta in alcun modo il pensiero dei gruppi parlamentari M5S di Camera e Senato e dell’intero Movimento. A seguito del violento terremoto che stamane ha colpito nuovamente il centro Italia, ribadiamo la nostra vicinanza alle persone colpite e sentiamo con forza il senso di responsabilità a cui tutti siamo chiamati». Hanno subito dopo affermato i capigruppo M5S di Camera e Senato Giulia Grillo e Luigi Gaetti. Per tentare di ammorbidire le posizioni contro la povera senatrice aquilana si è fatta sentire anche Chiara Appendino, sindaco di Torino: «Quella del Centro Italia è una situazione di emergenza. Possiamo affrontarla solo andando al di là di ogni divisione», scrive su Twitter la sindaca M5S di Torino, Chiara Appendino. Ed è questo messaggio che il leader Beppe Grillo sceglie di ritwittare, senza commentare nulla sulla Blundo.
LA REAZIONE DEGLI AQUILANI. La Rai cambia la magnitudo per interessi economici del governo? "Forse mio nipote piccolo ha più conoscenze della senatrice Blundo. Mi rifiuto di commentare le sue parole, anche perché il mio giudizio nei suoi confronti è verso una persona di medio valore". Il commento del sindaco dell'Aquila Massimo Cialente sul post pubblicato dalla senatrice del M5s Enza Blundo sulla sua bacheca Facebook un'ora dopo la scossa tra Norcia e Preci, è lapidario. Per il primo cittadino che con la Blundo ha avuto spesso un duro confronto-scontro, ricorda che "i primi dati che arrivano dopo un terremoto non sono nemmeno dei nostri centri di ricerca e di valutazione, che arrivano successivamente. Tra l'altro", aggiunge Cialente, "questo è stato un terremoto a grappolo, difficile dire subito la magnitudo corretta". La bufera che sta coinvolgendo la senatrice aquilana del M5s Enza Blundo per la sua posizione complottista pubblicata sui social arriva anche all'Aquila, dove già otto anni fa il balletto sulla magnitudo che ha messo in ginocchio la città fece polemizzare in molti. E se per Cialente è "una cavolata", per qualcuno la Blundo ha ragione quando scrive su Facebook che "la Rai cambia la magnitudo per interessi economici del governo", un post modificato successivamente con una frase arricchita dalla solidarietà con le popolazioni colpite: "Il Tg1 apre dichiarando una scossa di 7.1 e poi la declassa a 6.1! Quello che mi preoccupa è la finzione mediatica, perché può fare danni maggiori del sisma stesso! Massima solidarietà e vicinanza per tutti coloro che sono stati danneggiati". Una teoria che ha scatenato reazioni sui social e una pioggia di critiche dal mondo della politica e degli utenti, ma anche del mondo del giornalismo con il direttore di La7 Enrico Mentana, che risponde alla Blundo: "Purtroppo puntuale è ricominciato il balletto sulla magnitudo "abbassata ad arte per non risarcire". Bufala già smontata qui dopo il terremoto del 24 agosto. Non speculiamo sulla pelle della gente, per favore. Spiace vedere che ci è cascata anche una senatrice, Enza Blundo del M5s". La Blundo per ora non ribatte, resta irraggiungibile al telefono. A lei rispondono in moltissimi sulla sua bacheca mentre all'Aquila qualcuno le dà ragione. Per il commerciante aquilano Peppe Colaneri, titolare di un negozio di gudget e cartoleria in centro storico da anni, la Blundo ha ragione "in effetti chissà per quale motivo la magnitudo dei terremoti che si verificano in Italia secondo i dati ufficiali sono sempre intorno a 6. Anche all'Aquila inizialmente si diffuse la notizia che era di 6.3, poi declassato a 5.8 nei primi tempi dopo il sisma. La stessa cosa è successa con il terremoto di mattina". Per dovere di cronaca va precisato che i risarcimenti non vengono calcolati sulla magnitudo (scala Richter) ma sui danni (scala Mercalli).