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Pescara, 25/07/2024
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Data: 30/10/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Ape e minime: così le pensioni 2017. “Social” per 34mila, fuori 20mila precoci. 800 milioni per la quattordicesima

ROMA Saranno circa 34mila a usufruire dell’Ape social nel 2017 mentre potranno uscire circa 20mila lavoratori precoci. È la stima della relazione tecnica alla legge di Bilancio. Ecco in sintesi le novità in arrivo dall’anno prossimo. Anticipo pensionistico volontario. Chi compie 63 anni e quindi è distante meno di 3 anni e sette mesi dall’età di vecchiaia dal primo maggio 2017 potrà chiedere all’Inps, munito di identità digitale, di andare in pensione anticipata grazie al prestito pensionistico. L’Ape è esente da imposte ed è erogata ogni mese per 12 mensilità. Il prestito potrà essere richiesto da chi avrà un assegno netto di almeno 1,4 volte il minimo (700 euro), per minimo 6 mesi, e dovrà essere restituito in 20 anni. Va stipulata un’assicurazione in caso di premorienza. L’anticipo sarà erogato dalle banche con accordi-quadro. Ape social. Potranno chiederla i disoccupati che abbiano esaurito gli altri ammortizzatori da almeno 3 mesi, da chi assiste coniugi o parenti di primo grado disabili, da chi ha una disabilità almeno al 74%, da 11 categorie di lavori pesanti. Oltre a maestre d’asilo e edili, infermieri e ostetriche potranno richiederlo anche conciatori, conduttori di gru, ferrovieri, camionisti, addetti all’assistenza dei non autosufficienti, alle pulizie, operatori ecologici e facchini. Bisogna avere almeno 63 anni di età e almeno 30 anni di contributi se disoccupati o disabili e 36 se si è impegnati in attività faticose (gli ultimi sei accreditati su queste attività). Il tetto massimo di reddito sarà di 1.500 euro lordi. Ape e imprese. I datori di lavoro privati, gli enti bilaterali o i fondi di solidarietà possono aumentare il montante contributivo con un versamento all’Inps, in modo da produrre un aumento della pensione tale da compensare gli oneri relativi all’Ape. Aumento pensioni basse, si estende quattordicesima. Si estende a 1,25 milioni in più la quattordicesima (con assegno tra 1,5 e 2 volte il minimo, quindi tra 750 e 1.000 euro circa) e si aumenta del 30% l’importo per coloro che hanno già il beneficio. La quattordicesima vale tra i 336 euro e 504 per i nuovi beneficiari, mentre per chi ha già ora il beneficio la somma erogata sarà di pari a 437 euro per chi ha meno di 15 anni di contributi e 655 per chi ne ha più di 25. Questo pacchetto vale 800 milioni Equiparazione no tax area pensionati lavoratori dipendenti. Si prevede l'aumento della detrazione di imposta (riconosciuta fino a 55.000 euro) per tutti i pensionati, indipendentemente dall’età, per uniformare la no tax area a quella dei dipendenti. Precoci in pensione prima. Potranno uscire con 41 anni di contributi (e prima di 63 anni) i lavoratori che hanno 12 mesi di contributi versati prima dei 19 anni, se disoccupati, disabili o assistenti disabili o rientrano nelle categorie di lavori pesanti dell’Ape social. Eliminate anche le penalizzazioni sull’assegno per chi esce prima dei 62 anni che sarebbero dovute tornare nel 2019. Cumulo gratuito periodi contributivi. Si potranno cumulare i contributi previdenziali maturati in gestioni pensionistiche diverse, incluso il riscatto di laurea, sia ai fini della pensione di vecchiaia sia di quella anticipata. Usuranti. Più semplice (e anticipata) l’uscita per chi è stato impegnato a lungo in attività usuranti. Basterà soddisfare almeno uno dei due requisiti tra la metà della vita lavorativa impegnata in queste attività o aver svolto l’attività usurante per sette anni negli ultimi 10 di attività senza il vincolo che questa sia fatta nell’ultimo anno di lavoro.

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